Alcolici per strada. Il divieto in arrivo a Como è gradito dai locali

Sicurezza Confcommercio sposa la linea Rapinese con il presidente Ciceri che chiede un confronto. «Bene, era ciò che avevamo proposto a Landriscina»

«Noi siamo ovviamente favorevoli. Del resto avevamo proposto la stessa cosa tempo addietro per risolvere i problemi di sicurezza in piazza Volta legati alla movida. Diamo quindi la nostra disponibilità al sindaco Rapinese, ma, in quanto parte in causa, attendiamo anche di essere chiamati per discutere il provvedimento e confrontarci prima dunque di trovarci di fronte a cose già fatte».

L’avvocato Giovanni Ciceri, presidente di Confcommercio Como, interviene il giorno dopo l’anticipazione delle intenzioni del primo cittadino Alessandro Rapinese in chiave sicurezza. Dopo aver individuato l’uso (o, meglio, l’abuso) di alcol tra le prime cause delle problematiche cittadine legate all’ordine pubblico, l’intenzione del sindaco sarebbe quella – che dovrebbe andare in giunta prima, e in Consiglio poi a settembre – di vietare il consumo di alcol su tutto il territorio comunale. Non nei bar, nei ristoranti o nelle attività commerciali preposte, ovviamente, ma divieto assoluto al consumo di alcol acquistato magari nei supermercati e poi portato in giro per le vie del centro come compagno di passeggio, nelle serate della movida o in qualsiasi altro momento della settimana. Cosa che non è affatto raro notare, tra l’altro, camminando semplicemente per la città.

Ed è su questo tema che ieri è intervenuto il presidente di Confcommercio: «Ne avevamo già parlato in tempi non sospetti con l’allora giunta di Mario Landriscina – dice Ciceri – Era la nostra proposta dopo che si erano verificati i problemi di sicurezza attorno alle serate di piazza Volta. Essendo dunque una idea che anche noi avevamo sottoposto, non posso che dirmi favorevole. Chiediamo però di essere interpellati, di poterci confrontare con il Comune. Da parte nostra insomma non ci saranno opposizioni a questo percorso che serve per controllare l’uso di alcol nelle serate della movida e più in generale durante tutta la giornata».

«Questa potrebbe essere davvero la via da seguire – aggiunge Davide De Ascentis, titolare del Krudo proprio di piazza Volta (nel cuore dunque della movida) e consigliere di Confcommercio – Fa piacere vedere come il Comune si sia mosso subito in questo senso, seguendo una nostra idea proposta in passato. Potrebbe davvero risolvere il problema dell’abuso di alcol tra i giovani, ma crediamo sia giusto comunque un confronto tra le parti».

Confcommercio identifica il problema dal suo punto di vista: «I ragazzi arrivano spesso già con l’alcol portato da casa, magari comprato poco prima nei supermercati, e se lo portano in giro per il centro. Se si riuscisse a limitare questo fenomeno, gran parte dei problemi di sicurezza legati all’abuso dell’alcol sarebbero risolti».

I controlli

Il sindaco Rapinese ha anche proposto il controllo degli scontrini come strumento di verifica: o si consuma al bar e si è seduti ai tavolini, oppure se si è in prossimità degli esercizi commerciali ma in piedi bisogna mostrare lo scontrino per certificare l’acquisto della bottiglietta di birra di turno scongiurando il fatto che questa possa provenire dal frigo di casa.

Posizione questa che non ha mancato di suscitare già delle polemiche e su cui interviene anche Ciceri: «È uno dei punti da affrontare – dice in conclusione – Per questo dico che dobbiamo sederci ad un tavolo e studiare bene quello che deve essere messo nel nuovo regolamento di polizia urbana. Il principio di fondo è buono e noi siamo favorevoli, attendiamo a questo punto solo di essere coinvolti». M. Pev.

© RIPRODUZIONE RISERVATA