Ali bussa alla staffetta: «Mai così in forma»

Intervista «Sarebbe un onore farne parte, soprattutto in questa forma in cui mi trovo, per poter esaltare al meglio una staffetta già di alto livello»

Dopo il pass diretto per i 100 metri per le Olimpiadi di Parigi, grazie allo spettacolare 9”96 di Turku (Finlandia) Chituru Ali può sognare di essere inserito nel quartetto della 4x100 per la gara nella capitale francese.

L’albatese ha avuto l’imprimatur anche dall’amico Marcell Jacobs che ha dichiarato che è impensabile lasciare fuori il secondo italiano più veloce di sempre. Anche il responsabile tecnico del settore velocità Filippo Di Mulo ha lasciato la porta aperta.

«E’ fondamentale poterlo provare e trovare una collocazione -ha dichiarato -. Non aspetto altro, però bisogna entrare nei meccanismi di una staffetta, bisogna essere disponibili a provare, altrimenti facciamo l’errore degli americani che mettono i quattro più forti ed è finita lì. Ma questo non è il mio modo di pensare, non è quello che abbiamo costruito in tutti questi anni». L’esame per Ali è fissato ai primi di luglio, quando la Nazionale delle staffette sosterrà un raduno, proprio a Parigi. In quella occasione il comasco sarà testato nelle diverse opzioni come primo frazionista o ultimo. Senza dimenticare che per trovare un posto al portacolori delle Fiamme Gialle, si dovrebbe tagliare anche uno come Tortu «che è stato l’emblema di questa staffetta negli ultimi otto anni», ha confessato Di Mulo che ha concluso che «bisognerà trovare gli equilibri corretti e giusti». Sull’argomento abbiano sentito il parere di Ali.

Sistemato il discorso individuale per le Olimpiadi punti a far parte anche della staffetta? «Certo -ha risposto il talentuoso sprinter comasco (25 anni) -. Sarebbe un onore farne parte, soprattutto in questa forma in cui mi trovo, per poter esaltare al meglio una staffetta già di alto livello.» Hai già fatto parte del quartetto al Mondiale nel 2022 e all’Europeo, rispetto ad allora cosa pensi sia cambiato, soprattutto in te?

«Rispetto ad all’ora sono cambiate molte cose, non solo in me. Io sono sicuramente in una forma senza precedenti, ma non è quest’ultima ad aver avuto il peso maggiore rispetto ai risultati della staffetta di due anni fa, quanto la possibilità di avere il giusto tempo e spazio per provare i cambi con gli altri del quartetto: spero che questa opportunità si concretizzi». Se potessi scegliere quale frazione vorresti fare? E perché? «Di sicuro farei i rettilinei. Ma confido che il professor Di Mulo sappia collocarmi nella frazione che è in grado di esaltare al meglio le mie caratteristiche, così da avere una staffetta più performante».

© RIPRODUZIONE RISERVATA