Ancora siringhe nel parco di Villa Calvi: «Episodi da brividi, lì giocano i bambini»

Cantù Un paio di settimane fa era stato un papà a trovarne quattro nell’area verde, ora altre tre. Il sindaco Galbiati aveva attivato subito la polizia locale. Ora l’appello dell’assessore Metrangolo

Sempre più preoccupante la situazione nel centralissimo parco di Villa Calvi. Perché, dopo un primo ritrovamento, ecco che di, nuovo, nel prato dove spesso si possono vedere bambini che giocano a rincorrersi, sono state recuperate altre siringhe usate: tre.

A lanciare un appello, è l’assessore all’ambiente Antonio Metrangolo, Cantù Sicura. «Che non si lascino nel parco o in qualsiasi altro luogo siringhe usate: è da brividi pensare quel che potrebbe accadesse se una di queste siringhe, e su quelle di qualche giorno prima c’erano anche delle tracce ematiche, entrasse a contatto con un bambino, o con qualsiasi altra persona», afferma.

C’è chi scavalca di sera

L’assessore non ci sta: il parco Martiri delle Foibe, questa l’intitolazione della centralissima area verde con ingresso da via Roma, a pochi passi da piazza Garibaldi, non può diventare il luogo dove si lasciano oggetti del genere. Inquieta non poco che, ancora, qualcuno abbia deciso di lasciare le siringhe tra l’erba. Nemmeno così visibili, se si pensa alla spensieratezza di un bimbo che rincorre un altro bimbo.

Non molte sere fa, di nuovo, sono stati visti dei ragazzi entrare nel parco. La strategia, sempre quella: un passaggio dalla scarsamente trafficata via dei Pizzi, a scavalcare la ringhiera. Alla faccia del cancello chiuso. Quest’estate, i residenti hanno notato il viavai più volte. Al punto da avvisare il municipio dell’accaduto. Da capire, tuttavia, ingressi notturni a parte, se non vi sia qualcuno che osi addirittura utilizzare le siringhe mentre è nel parco in pieno giorno.

Metrangolo lancia un appello: «Al di là del fatto che la droga rovina le vite delle persone, quello che mi interessa soprattutto ora è che chi usa queste siringhe non le lasci nel parco. I bambini giocano anche in mezzo all’erba, ed è veramente una situazione di pericolo, non solo per loro, ma anche per gli adulti. È un appello che mi sento fare davvero con tutto il cuore: non lasciatele lì. Se succedesse un contatto indesiderato con un bambino, ne starei male, non potrei sopportarlo. Non sappiamo quel che c’è dentro. Anche se l’altra volta c’era anche purtroppo del sangue. Mi chiedo dove si debba andare a finire. Come si possano lasciare delle siringhe in un’area pubblica. Frequentata, lo ricordo ancora, dai bimbi».

Il precedente

Un paio di settimane fa, era stato un papà a ritrovare quattro siringhe. E il titolare di uno studio in zona Pianella aveva riferito di come, in via Dante, all’esterno del parco Argenti chiuso per lavori, fosse stata rinvenuta una quinta siringa. Il sindaco Alice Galbiati aveva interessato subito della questione la polizia locale. E l’assessore alla sicurezza Maurizio Cattaneo aveva ricordato l’arrivo imminente delle già previste telecamere. In un parco dove peraltro i vandali avevano rovesciato diverse panchine, ora rimesse in ordine.

«Sconcertante - aveva detto una mamma a La Provincia - che ci sia qualcuno che osi tanto in un luogo dove giocano i bambini. Mi sono immaginata mia figlia entrare in contatto con una di queste siringhe: avrebbe potuto tranquillamente raccoglierla». In corso ci sono anche lavori di indagine mirati. Mentre le telecamere, oltre che in Villa Calvi, arriveranno anche in altri parchi.

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