Arrestato per l’aggressione alla convivente, ma lui nega tutto: «Mi sono soltanto difeso»

Porlezza Interrogato in carcere dal gip che, tuttavia,conferma il provvedimento contro il frontaliere

Ha risposto alle domande del giudice che lo interrogava, fornendo tuttavia una versione in gran parte all’opposto di quella che gli è stata contestata dalla Procura. Avrebbe detto di essere lui a subire le aggressioni della compagna e non il contrario, di essersi solo difeso per allontanarla, confermando un rapporto conflittuale ma negando gli atti di violenza attribuiti nella denuncia.

Il gip non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione, disponendo comunque la permanenza in carcere in attesa che le indagini facciano il loro corso verificando anche i racconti fatti dall’arrestato.

Si è tenuto ieri mattina l’interrogatorio dell’uomo originario dell’Altolago, 53 anni, ammanettato in flagranza di reato dai carabinieri della Compagnia di Menaggio (che intervennero con il Radiomobile) dopo che la compagna li aveva chiamati, venerdì della scorsa settimana, per una presunta aggressione avvenuta nella casa di Porlezza.

Una storia non nuova, per le forze dell’ordine, che già conoscevano la relazione problematica che si viveva in quella casa con vittima una signora di 51 anni. In manette, portato nel carcere del Bassone dopo essere stato fermato dai militari dell’Arma, era così finito un frontaliere chiamato ora a risponde all’ipotesi di reato di maltrattamenti in danno della sua compagna. La vittima era stata portata al pronto soccorso di Menaggio dove era stata medicata per le contusioni rimediate venendo dimessa con una prognosi quantificata in cinque giorni.

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