Cronaca / Como città
Giovedì 01 Dicembre 2022
Arrestato per maltrattamenti alla moglie: lei aveva già fatto testamento a favore della figlia di cinque anni
In manetteAl culmine dell’ennesima lite era stata bambina a dirgli più volte: «Vai via papà»: la situazione in famiglia andava avanti ormai da 7 anni, fin dal 2015
Pare che al culmine dell’ennesima lite fosse stata la figlia di appena cinque anni a dire esasperata al padre: «Vai via papà», ripetendolo più volte.
Una scena che aveva avuto come testimone anche una vicina di casa. Ma quel padre geloso, da quella casa di Como dove viveva con la moglie e la piccola, non aveva smesso di vessare la propria famiglia, complice anche il lockdown e i mesi di convivenza forzata.
Le scenate
Nulla l’aveva fermato dal compiere scenate di gelosia arrivando fino alle minacce verbali, nemmeno l’arrivo di un avviso di conclusione delle indagini preliminari proprio per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, e neppure la convocazione di fronte al giudice per l’udienza preliminare che risale solo ai giorni scorsi, ovvero al 17 novembre 2022. All’uscita da quell’udienza, tra l’altro, l’uomo aveva – secondo l’accusa – avvicinato l’avvocato della parte civile per intimorire pure lui: «Ci vediamo presto... ci vediamo presto».
Che il clima in quella famiglia italiana fosse al limite, lo dimostra anche un ulteriore e agghiacciante particolare pure questo entrato a far parte delle pagine dell’indagine: la compagna, nei mesi scorsi, temendo per la propria incolumità, aveva redatto un testamento olografo – poi depositato in udienza – per lasciare alla figlia, nel frattempo di sette anni, tutti i propri beni nel timore che potesse accaderle qualcosa.
Insomma, nella giornata di martedì, raccolta questa ulteriore mole di elementi, i carabinieri della stazione di Como (che hanno effettuato le indagini) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del marito, un uomo di 49 anni originario del Milanese, che è stato portato in cella. L’ipotesi di reato, accolta dal giudice Massimo Mercaldo che ha firmato il provvedimento restrittivo, è sempre quella di maltrattamenti in famiglia, fatti che avvenivano – come detto – anche davanti alla figlia piccola della coppia. La stessa che nel mese di marzo del 2020, ad appena 5 anni, dopo aver visto il padre che strappava il telefono di mano alla moglie rompendolo e scagliandolo a terra, aveva supplicato il genitore di «andare via».
L’interrogatorio
L’arrestato nelle prossime ore verrà dunque sentito dal gip firmatario dell’ordinanza cui potrà riferire la propria versione di quanto gli viene contestato.
Da quanto è stato possibile ricostruire, questa brutta storia che proseguiva ormai dall’ottobre del 2015, quindi da sette anni (ovvero dalla data della nascita della figlia, quando le discussioni iniziarono ad accrescere per numero ed intensità) le aggressioni verbali erano ormai all’ordine del giorno, con il marito che tra l’altro – pur percependo un ottimo stipendio – a dire della moglie non contribuiva per nulla al mantenimento della famiglia.
I momenti critici arrivarono prima con la richiesta di separazione – seguita dalle minacce con frasi come «uccido la figlia e uccido anche te se mi arrivano lettere dall’avvocato» - e poi, come detto, con l’inizio del lockdown che peggiorò ulteriormente le cose.
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