
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Sabato 26 Aprile 2025
Assistenza sanitaria a intermittenza
Pazienti senza un medico di fiducia
Uggiate con Ronago Tanti incarichi temporanei a professionisti che si alternano sul territorio - Nonostante l’apprezzamento da parte dei cittadini, non è possibile stabilizzarli nel ruolo
Uggiate con Ronago
Si profilano ancora disagi per i pazienti dei medici di medicina generale che si alternano nell’ambulatorio temporaneo di via Asilo a Ronago. Sono gli ex pazienti del dottor Carlo Romanelli, andato in pensione a marzo; provengono anche da Uggiate e da Bizzarone e per loro, è stato appunto riaperto l’ambulatorio di Ronago, chiuso da anni; Asst ha provveduto ad incaricare medici provenienti da altri distretti e i pazienti si sono trovati bene, anche per l’utilizzo di nuove tecnologie, come un ecografo portatile che risparmia peregrinazioni per successivi accertamenti diagnostici e riscontra in tempo reale la patologia.
Per questo, c’è chi ha proposto una petizione per far rimanere almeno uno dei medici temporanei. Non è possibile: non possono avere un incarico a tempo indeterminato in due distretti.
Ma come la scorsa settimana, anche la settimana dal 28 aprile al 2 maggio, si alternano due medici: il dottor Paolo Pace, già a turno con il dottor Domenico De Stefano in precedenza e la settimana scorsa con il dottor Luca Diano, ora si alterna con il dottor Alessandro Targa. Gli orari del dottor Pace: lunedì 28 risponde alle telefonate dalle 9.30 alle 10.30 e riceve in ambulatorio dalle 10.30 alle 13.30; venerdì 2 maggio, risponde al telefono dalle 15 alle 16 ed è in ambulatorio dalle 16 alle 19. Il dottor Targa martedì 29 aprile risponde al telefono dalle 16 alle 17 e dalle 17 alle 20 è in ambulatorio. Per tutti, il numero di telefono resta questo: 334 6607700.
«Asst è impegnata a cercare un medico fisso e non lo trova», ribadisce il sindaco, Ermes Tettamanti che si è fatto carico dei disagi. Ma com’è possibile? Il dottor Romanelli aveva comunicato fin dall’autunno scorso le proprie dimissioni.
«Raccogliamo gli esiti di più di 30 anni di scelte di Governi di ogni colore, consistite essenzialmente in tagli alla Sanità praticati da contabili e non da persone attente ai bisogni sociali»: è l’osservazione del dottor Gianni Garozzo, medico di medicina generale per 40 anni ad Uggiate, Ronago e dintorni, in pensione da cinque anni. « Di più – sottolinea – La medicina del territorio assorbiva e forse ancora assorbe poco più del 10% del bilancio della sanità. Ovviamente, i giochi più interessanti per i politici e le loro coorti si svolgevano e credo si svolgano ancora sugli ospedali, con adeguato tornaconto. Anche questo è un elemento nel quale inserire la situazione di Ronago». Una situazione instabile, al di là dei meriti dei medici temporanei.
« l problema dei medici riguarda altre categorie: chi arriva qui da lontano per lavoro non trova casa o la trova a prezzi insostenibili – replica il dottor Garozzo – Ma a scoraggiare ancora di più le candidature a medico di medicina generale è l’eccessivo carico burocratico, ormai ai limiti della follia. Prima dei pazienti, bisogna curare carte, moduli, crocette.
Perchè? Per l’aziendalizzazione della Sanità che ha distrutto un sistema sanitario funzionante. Sono state inventate le case di comunità senza personale e senza mezzi».
Tornerebbe a fare il medico, anche per qualche ora?
«Me lo sogno una notte sì e una notte no- conclude – Lo saprei fare. Poi mi sveglio per un incubo: il mostro burocratico».
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