Autostrada, da domani in funzione i tutor

Strade Ieri il via libera dal ministero per l’attivazione dei cinque impianti sulla A9, nel tratto tra Lomazzo e Saronno - Quando il veicolo passa sotto il primo portale viene registrato il numero di targa per calcolare i tempi di percorrenza

Domani sarà il giorno “x” della stretta in A9 nei confronti di tutti i veicoli che non rispettano i limiti di velocità e utilizzano il tratto autostradale come fosse un circuito di Formula Uno. Ieri dal ministero dell’Interno (e, in particolare, dal dipartimento della Pubblica sicurezza, direzione centrale per la Polizia stradale, ferroviaria e per i reparti speciali della Polizia di Stato) è infatti arrivato il dispositivo con il quale viene disposta l’attivazione dei sistemi tutor in 26 tratte autostradali, compresa la A9 (nell’elenco sono incluse anche A1, A11, A14, A27 e D18). Il nuovo sistema tutor, a partire da domani, rileverà quindi la velocità media ed emetterà, in automatico, le multe ai trasgressori. Era stato installato a fine novembre da Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia stradale (che aveva eseguito tutti i test tecnici e di funzionamento) e, proprio quest’ultima, ne gestisce il servizio e ne programma tutte le attività (orari, accertamenti e sanzioni).

Un calcolo automatico

Nel dettaglio sono cinque i nuovi impianti installati, tre in direzione nord e due verso sud e, in particolare, tra Lomazzo Nord e Fino Mornasco, tra Turate e l’allacciamento con la A36 (Pedemontana) verso nord e tra Lomazzo Sud e Lomazzo Nord e, in direzione sud, tra Lomazzo Nord e Lomazzo Sud e tra Turate e Saronno. Gli apparecchi sono segnalati con gli appositi cartelli verdi con la scritta in bianco al di sotto dei pannelli a messaggio variabile e sono anche collocati in qualche caso con indicazione a bordo strada.

Non appena il veicolo passa sotto al primo portale viene memorizzata la targa (con data e ora) fino al passaggio sotto l’ultimo portale: un sistema centrale calcola in automatico i tempi di percorrenza di ciascun veicolo e i dati di chi rispetta i limiti vengono immediatamente cancellati. In caso contrario, se supera la velocità media (si tiene conto anche del 5% di tolleranza) la fotografia certificata viene inviata al centro nazionale di Settebagni a Roma che provvede ad emettere la contravvenzione.

Attenzione, quindi, ai limiti. La nuova modalità di controllo, già presente in molte autostrade italiane (la prima fu la Milano-Brescia nel 2005), avrà infatti impatto non solo sulle auto e sulle moto (il limite è 130 km orari a cui si aggiungono i 5 di tolleranza, ma scende a 110 km in presenza di precipitazioni di qualsiasi natura), ma soprattutto sui mezzi pesanti che dovrebbero circolare al massimo a 80 km orari (limite che rispettano raramente) e per gli autobus (100 km orari).

Incidenti in diminuzione

Le auto con piccoli rimorchi (ad esempio chi traina barche o altro) devono rispettare gli 80 km l’ora. Ci sono infatti dei sensori che riconoscono il tipo di veicolo e, di conseguenza, in associazione con la targa, la velocità massima a cui può circolare. Le multe vanno da 42 a 173 euro per chi supera i limiti di massimo 10 km/h, da 173 a 695 e tre punti patente (da 11 a 40 km in più), da 544 a 2.174 con sospensione della patente da uno a tre mesi e decurtazione di 10 punti (da 41 a 60 km in più) e da 847 a 3.389 oltre a sospensione della patente da sei a 12 mesi e decurtazione di 10 punti per chi supera i limiti di oltre 60 km. Secondo le statistiche di Autostrade per l’Italia nei tratti dove è stato introdotto il sistema tutor la velocità di picco è scesa del 25% e quella media del 15%. Gli incidenti mortali si sono dimezzati già dopo il primo anno di attivazione del sistema.

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