Benemerenza all’artista Grassi E in memoria del preside Gaffuri

Mariano Comense Chiusura come da tradizione per le celebrazioni del patrono Santo Stefano. Tre menzioni speciali: al dottor Barzaghi, a “Bocce48” e in ricordo di Dino Mauri (“Tri Pass”)

«Si dice sempre che i nostri giovani non hanno punti di riferimento, invece, io dico che ne hanno perché la nostra città è ricca di eccellenze che silenziosamente si impegnano per essere tutti i giorni, anche nelle piccole cose, un esempio da seguire».

Queste le parole scelte dal sindaco Giovanni Alberti per aprire il momento che, come ormai da tradizione, chiude la giornata dedicata alle celebrazioni del patrono Santo Stefano: la consegna delle benemerenze e menzioni speciali a tutti quei cittadini che hanno dato valore alla città di Mariano.

Le parole di Alberti

«Vorrei condividere con voi l’importanza di questo momento in cui la città si ferma dalla frenesia quotidiana e ci rendiamo così conto che abbiamo delle eccellenze all’interno della nostra comunità che premiamo su suggerimento proprio dei cittadini» ha preso parola Alberti rivolgendosi a quanti, a metà pomeriggio di ieri, non hanno voluto mancare all’appuntamento con la celebrazione laica delle feste nella sala civica di piazza Roma. «Tutti noi possiamo essere di buon esempio per i nostri giovani» ha aggiunto il sindaco che davanti a personalità in campo sanitario, politico e scolastico, ha rivolto il suo pensiero ai giovani.

«Ne premiamo cinque di eccellenze, ma la nostra realtà è ricca e forte di principi» ha proseguito Alberti ricordando in apertura del momento Martino Gaffuri, lo storico ex preside dell’istituto comprensivo “Don Milani”, scomparso nella seconda metà del mese, dopo essere stato insignito della benemerenza civica in una cerimonia anticipata a inizio dicembre nell’hospice dove era ricoverato. «È stato un esempio per il nostro territorio a cui ha dedicato 25 anni della sua vita lasciando un’impronta» ha detto il primo cittadino aprendo così la consegna dei riconoscimenti ai cittadini che hanno dato valore a Mariano.

La seconda benemerenza è andata all’artista Marco Grassi capace di portare il nome della città nel mondo, questo il respiro del suo lavoro che si ritrova anche sul territorio, non solo nella stele Avis alzata per ricordare l’importanza del dono sulla rotonda di via Como, ma anche un dipinto in la Fondazione Porta Spinola, solo per citare alcune opere.

I cent’anni di Angela Bellotti

Tre le menzioni speciali, una è andata a Giampiero Barzaghi, nome noto a molti in città per il ruolo che svolge, medico di base da decenni, mentre la seconda è andata all’associazione Bocce48, ieri rappresentata dal suo presidente Lino Vazzola, perché punto di aggregazione e sostegno, anche per persone rese fragili dell’età, in via Don Sturzo. Infine, la terza e ultima menzione speciale è andata alla memoria di Claudio “Dino” Mauri, nato in città quando ancora era solo un paese, nel 1921, poi capace di tradurre il suo impegno per il territorio tanto attraverso la fondazione della “Tri pass in compagnia”, gruppo di amici amanti dell’atletica che organizzavano marce podistiche non competitive tra la fine degli anni ’70 e inizio anni ’80, ma anche nel “centro anziani Porta Spinola” di cui fu socio e gestore e, infine, nel libro “Vecchia Mariano” di cui fu uno degli autori, prima di spegnersi nel Duemila. A ritirare il riconoscimento, la moglie Angela Bellotti nel giorno del suo centesimo compleanno.

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