Brividi Como: il via con la Juve

Giornata storica oggi a Torino perché segna il ritorno dei biancoblù nella massima serie dopo 21 anni

Difficile pensare a un modo meno solenne di questo per celebrare il ritorno del Como in serie A, giocare sul campo della Juventus, e non da sparring partner ma da concorrente alla pari. Già, alla pari. Perché quello che potrà accadere in questo campionato ancora non lo sappiamo, ma gli obiettivi che questo Como si pone sulla carta non hanno limiti.

Oggi, 19 agosto 2024, per i colori biancoblù è una giornata storica, quella del ritorno in serie A dopo 21 anni. E quello che accadrà oggi lo si ricorderà nel tempo, in ogni caso. Ma è anche il primissimo tassello di una storia nuova, una storia che potrebbe cambiare in maniera indelebile la vita futura di questo club, e dei suoi tifosi. Il Como è in serie A per restarci, per costruirsi un futuro solido e diverso. E nei novanta minuti di questa sera all’Allianz Stadium per il Como c’è racchiusa non solo la partita del ritorno ai vertici del calcio, ma molto di più.

Prima di tutto, però, sarà una partita difficile. E a proposito di cambiamento di vita, questo campionato un’altra vita lo sarà sin da subito.

Perché dopo qualche anno in cui si giocava guardando verso l’alto ora bisognerà imparare a guardarsi bene alle spalle, e di fianco. E le vere capacità e possibilità del Como in questo cammino sono ancora tutte da mettere alla prova. Lo stesso Fabregas, che non è uno abituato a volare basso, lo ha ricordato: «Dobbiamo sempre ricordarci di essere noi stessi, ma senza dimenticarci chi siamo e da dove arriviamo».

Fabregas darà ancora molto spazio, almeno nelle giornate iniziali, all’ossatura dell’anno scorso, poiché l’integrazione di quasi tutti i nuovi è ancora in pieno rodaggio. Quello che accadrà stasera è solo una piccola parte di ciò che davvero potrà essere questo campionato per il Como, e l’ostacolo da superare è già molto difficile. Ma spesso le battute iniziali del campionato regalano sorprese, perché siamo ancora in agosto e perché comunque è un esordio per tutti, e anche la Juve di oggi è in pienissima costruzione.

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