Bus, che rivoluzione: i biglietti urbani diventano digitali

Trasporti Da settembre basterà uno smartphone - L’alternativa sono i nuovi ticket regionali ricaricabili - Addio anche ai carnet che tanto hanno fatto discutere

Addio ai biglietti cartacei per i bus urbani dal primo settembre.

Ci sarà una finestra di tolleranza per l’utilizzo di quelli già in possesso fino alla fine dell’anno e le rivendite autorizzate potranno continuare a venderli fino ad esaurimento scorte.

Sarà a suo modo una rivoluzione per il servizio di trasporto cittadino e un cambiamento radicale delle abitudini, soprattutto per i pensionati che non hanno l’abbonamento.

I biglietti cartacei di corsa semplice da 75 minuti a 1,60 euro potranno ancora essere acquistati (in contanti o con carta di credito) dalla rete dei parcometri (166 in totale) oppure all’esterno della biglietteria di piazza Matteotti dall’emettitrice automatica (pagamento solo con carta di credito o bancomat), ma non nelle rivendite.

«Il passaggio dal cartaceo al digitale – spiega l’ad di Asf Massimo Bertazzoli – era obbligato per due ragioni. Da un lato dobbiamo togliere le convalidatrici meccaniche poiché non possono essere più manutenute non essendoci più nemmeno i pezzi di ricambio e dobbiamo migrare verso la tecnologia elettronica. Inoltre tutte le indicazioni regionali e statali vanno nella direzione della bigliettazione elettronica».

Tante opzioni di acquisto

Ad avere qualche disagio in più saranno i pensionati senza smartphone. Potranno ovviamente acquistare il ticket a bordo, ma al costo maggiorato di 2,50 euro. Si può anche usare la carta di credito sul bus, ma in questo caso viene emesso il titolo di viaggio valido 90 minuti (non quindi quello base) al costo di 2 euro. «Un’altra alternativa per chi non ha lo smartphone e preferisce i biglietti – aggiunge Bertazzoli – è quella di acquistare in piazza Matteotti i nuovi ticket di Regione Lombardia fatti in cartoncino “spesso” all’interno dei quali c’è un microchip che consente di caricare più titoli di viaggio. In questo modo si tiene sempre lo stesso biglietto, che non richiede sovrapprezzi, e si possono caricare più viaggi in modo da averlo sempre a portata di mano».

Sul fatto che pagare con la carta a bordo significa essere obbligati ad acquistare il tagliando per l’area urbana, che dura 90 minuti (2 euro anziché 1,60 della corsa semplice che vale 75 minuti) l’ad di Asf risponde dicendo che «costa di più ma dura anche di più ed è stato ipotizzato un sistema per pagare velocemente senza consentire la scelta poiché avrebbe allungato i tempi in attesa davanti alla macchinetta creando code. Vedremo in futuro se ipotizzare anche la doppia opzione, ma con un tempo più lungo a disposizione si può fare anche andata e ritorno a un prezzo che, in proporzione, è più basso». Tranne i biglietti cartacei, dal primo settembre l’unica possibilità di acquistare un biglietto di corsa semplice senza sovrapprezzi sarà quella di usare l’App (quella di Asf, anche tramite sito, My Cicero e/o DropTicket). «Ci sono tanti sistemi per poter viaggiare – conclude Bertazzoli – dal nostro sito ai parcometri, dalle app alla carta, alla biglietteria in piazza Matteotti. Non è escluso che in futuro le ricariche di più biglietti sulle tessere cartacee potranno avvenire anche nelle rivendite, ci stiamo ragionando».

La rete extraurbana

Non cambia nulla per la rete extraurbana, per la quale (per il momento) rimarranno i ticket tradizionali. Verranno, come chiarisce il numero uno di Asf, introdotte altre tariffe flat come già avviene per Menaggio e Bellagio e successivamente verrà attuata una ristrutturazione del sistema che, su base regionale, prevede un sistema di bigliettazione integrata (un titolo di viaggio per girare dappertutto).

E i carnet che tanto hanno fatto discutere? Saranno in digitale su App. Proprio grazie alle App si potranno infatti acquistare per la rete urbana la corsa semplice 75 minuti, quella di area urbana a 90 minuti, il carnet da 11 biglietti per l’area urbana 90 minuti e quelli validi per 75 minuti.

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