
Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Sabato 20 Gennaio 2024
Cagnardi: «Partita molto importante»
Interviste «Stiamo costruendo la nostra mentalità. Siamo in ritardo, ma siamo sulla buona strada»
CANTU’
«Stiamo costruendo la nostra mentalità. Siamo in ritardo, ma siamo sulla buona strada». È questo il momento in cui si gettano le basi per la parte importante della stagione, ossia i playoff. Ora, al di là di un secondo posto importante in ottica Coppa Italia, la priorità per Cantù è darsi la continuità della grande squadra. Quella che, per fare un esempio facile facile, Trapani ha già saputo darsi da tempo.
Sulla strada della S.Bernardo – quando mancano tre partite al termine della prima fase - c’è una squadra che è impossibile sottovalutare. Perché Rieti – palla a due al PalaSojourner domani alle 16 – è squadra di valore e lo sta decisamente dimostrando sul campo, prima alle spalle del terzetto di testa Trapani-Cantù-Torino.
«Per noi è una partita molto importante – ammette coach Devis Cagnardi nel presentare la sfida -, sia per la classifica di fine girone e la qualificazione alla Final Four, ma anche perché ci sono in palio punti utili anche per la seconda fase. Rieti è una squadra fisica, profonda, ben preparata ed è in gran forma. In casa ha perso solo una volta e troveremo un clima acceso: sarà un incontro molto difficile dal punto di vista tecnico, tattico ed emotivo».
Ma Cantù è in crescita e i miglioramenti si sono visti contro Torino e Agrigento: «Ora, grazie a un lavoro un po’ più continuo, sebbene ci sia ancora da limare qualcosa nella da limare qualcosa nella condizione di qualche giocatore, le cose stanno migliorando. Vediamo sempre grande intensità e qualità. I miglioramenti sono legati alla costanza di rendimento della squadra, indipendentemente dagli interpreti».
Passi in avanti decisi, che si registrano in alcune voci “critiche” fino a poche settimane fa. Per esempio in difesa: «E vorrei vedere delle conferme anche a Rieti - sottolinea il tecnico -: noi abbiamo avuto passaggi a vuoto legati a colpe nostre, ma anche a situazioni problematiche. Tutto sommato siamo la terza miglior difesa e il secondo miglior attacco del girone. Non possiamo dire di essere totalmente soddisfatti, ma siamo sulla strada giusta».
E dare ulteriori segnali in questo senso, su un campo non semplice come quello di Rieti, darebbe ancora più certezze: «È una squadra forte, Johnson è un realizzatore di primo livello, il migliore della A2. E Hogue ha calcato palcoscenici importanti. Ma bisogna fare attenzione anche gli altri, perché hanno giocatori forti nel tiro de tre, che sanno accendersi».
Importante, come sempre, sarà l’approccio: «Dovrà essere determinato, come deve essere quello di una squadra che vuole trovare continuità di risultati e che ha obiettivi alti. Ora ci serve costruire, e siamo un po’ in ritardo, quell’aspetto mentale che finora si è a tratti, come a Torino e, sebbene non del tutto, contro Agrigento».
E dovesse arrivare una qualificazione anticipata per la Final Four? «Non cambierebbe molto: niente esperimenti, ma non è questa la piazza giusta. È vero che le rotazioni si stanno aprendo, ma sono minuti che tutti devono conquistarsi».
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