Cronaca / Como città
Mercoledì 29 Novembre 2023
Cantiere paratie: piazza Cavour sarà riaperta a febbraio. Il ritardo è dovuto all’esondazione di quest’autunno
Como Sopralluogo al cantiere paratie: presenti gli assessori Sertori e Fermi, il sindaco Rapinese e il consigliere regionale Gaddi. Bocciati dalla Soprintendenza i parapetti proposti da Regione Lombardia
Piazza Cavour completata e aperta ai pedoni «entro la fine di febbraio« mentre per l’intera passeggiata (fino ai giardini) resta confermata la tarda primavera prossima. A questo si aggiunge il tema dei parapetti: quelli storici con i timoni non possono infatti essere riproposti poiché non rispettano gli standard di sicurezza e la proposta elaborata per le protezioni è stata “bocciata” dalla Soprintendenza.
Le questioni aperte
Sono questi i punti fermi emersi nel sopralluogo della tarda mattinata di ieri che ha visto sul cantiere del lungolago l’assessore regionale agli Enti locali Massimo Sertori, il collega comasco Alessandro Fermi, il sindaco Alessandro Rapinese e il consigliere regionale Sergio Gaddi. Sertori ha confermato lo slittamento in avanti dei tempi per piazza Cavour a causa dell’esondazione, come già anticipato da “La Provincia”. «Il lago - ha spiegato - ha creato qualche problema inondando piazza Cavour e questo certifica quanto sia importante il cantiere delle paratie. Parliamo di venti giorni a cui si è aggiunto il tempo per la pulizia e il rifacimento di alcune parti danneggiate. Contavamo di concludere per fine anno, invece lo faremo entro febbraio». Sertori ha anche aggiunto che «i lavori stanno andando avanti sul lato lago,e bisogna anche considerare che si va verso un periodo di vacanze natalizie nel quale non si potrà operare tutti i giorni. In ogni caso entro febbraio, dopo 17 anni, consegneremo anche piazza Cavour».
Il collega di giunta Fermi ha ribadito come l’esondazione abbia dimostrato che «le paratie servono ancora» e ha evidenziato come il cantiere comasco sia «il più complicato in Lombardia dal punto di vista tecnico, ma è stato fatto un lavoro straordinario». Ha anche ricordato «quando decidemmo (con l’ex presidente Roberto Maroni, ndr), con responsabilità e fatica di prenderci in carico come Regione il cantiere dopo che varie amministrazioni di Como avevano avuto difficoltà» e che ormai «manca poco alla conclusione».
L’ingegner Alessandro Caloisi, responsabile per conto di Aria (la società regionale che segue i lavori) ha spiegato come «in piazza Cavour stiamo rifacendo delle lavorazioni che in parte, a causa dell’esondazione, sono state ammalorate e stiamo inoltre andando avanti nel fare i getti sul lato lago. Stiamo continuando anche i collegamenti idraulici tra una vasca e l’altra. Verso i giardini proseguono i lavori sulla vasca B, che non sono visibili, oltre all’impiantistica. Le operazioni di adeguamento sismico della vasca saranno concluse entro metà gennaio, poi si passerà ai collegamenti idraulici e quindi al pacchetto di finitura».
Servono altri approfondimenti
Infine il tema caro ai comaschi dei parapetti, ora al vaglio della Soprintendenza. «Ringrazio Regione per la collaborazione in questo anno e mezzo - le parole del sindaco - . Sui parapetti, senza alcun accordo preventivo, Comune e Regione avevamo scelto lo stesso progetto dei tre previsti e l’ho sottoposto, come amministrazione comunale, alla Soprintendenza che ha ritenuto necessario fare ulteriori approfondimenti in relazione alla coerenza con tutti i laghi di lombardia». Rapinese ha evidenziato che «la cosa importante è che Regione abbia già stanziato i fondi necessari e quando la Soprintendenza avrà deciso, ma ci ha detto che farà il prima possibile, verranno realizzati». Il primo cittadino sui quasi due mesi di ritardo ha detto: «Non mi interessa perdere 30 o 60 giorni, l’importante è che l’opera sia fatta bene ». Proprio sui parapetti lo stesso Sertori ha spiegato che fosse dipeso da lui avrebbe riprodotto i timoni, ma che non è stato possibile: «Il nostro progetto rispettava le norme, ma l’approvazione definitiva spetta alla Soprintendenza».
Nel frattempo nella giornata di ieri il Comune di Como ha pubblicato il “conto” dell’ultima esondazione, pari a 165mila euro. Nel dettaglio la cifra comprende la rimozione del legname nella zona dell’hangar e lo stesso vale per piazza Cavour e per l’area del Tempio Voltiamo. A queste si aggiunge la rimozione dei detriti dalla diga e dalle spiaggette con l’utilizzo del battello spazzino. E se le paratie fossero state già completate? L’assessore regionale ieri ha spiegato che sarebbe stato necessario alzare parzialmente le barriere soltanto in piazza Cavour per avere protezione totale.
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