Cantù, occhio a Piacenza. Perché spesso
sono stati dolori

Occhio Cantù, perché contro Piacenza spesso sono stati dolori. Dopo la batosta casalinga subìta contro Udine prima di Natale, la S.Bernardo tornerà in campo domani alle 18 al PalaBanca di Piacenza, nell’anticipo della diciottesima giornata, penultima di andata e ultima del 2024. E l’avversaria di Cantù - ultima a 6 punti - storicamente ha sempre creato grattacapi ai brianzoli.

Storicamente si fa per dire, perché sia le sfide con l’Ucc Assigeco, sia quelle con la scomparsa Bakery, sono retaggio delle tre precedenti stagioni in A2. Ma spesso hanno riservato sorprese amarissime. L’aria della pianura padana non ha mai portato troppa fortuna a Cantù e anche le sfide in casa sono state spesso complicate.

La prima sconfitta in campionato di queste annate arrivò infatti proprio a Piacenza: fu il primo stop della squadra di Sodini, dopo 8 giornate. Finì 84-71 contro l’Ucc. E sempre Piacenza, ma targata Bakery, impose il primo stop in casa tre giornate dopo: 90-95 per gli emiliani. Per non parlare della sfida al ritorno, sempre contro la Bakery: il 27 marzo del 2022, a Cantù servirono quattro supplementari per avere ragione degli emiliani - nuovo record in era Lnp, quindi dalla stagione 2013/14 in poi - in una partita vinta 128-136.

L’anno successivo, con Meo Sacchetti, solo Piacenza si impose al PalaDesio nel corso della regular season: si disputava la diciannovesima giornata e gli emiliani sbancarono il palazzetto canturino 79-89. Lo scorso anno, invece, le squadre non si affrontarono mai, in nessuna competizione e in nessuna fase: Cantù era nel girone Verde, Piacenza nel Rosso.