Cantù si scioglie ancora. Quarta sconfitta di fila

È quattro. Notte fonda per Cantù, che perde ancora entrando in un gorgo per ora senza fine. l’Unieuro Forlì non ruba nulla e sfrutta il momento difficilissimo della squadra di Nicola Brienza, che ancora una volta mette a nudo tutte le fragilità. Brutto colpo, l’ennesimo, per le ambizioni della S.Bernardo. 77-81 il finale.

Alla fine, il tecnico brianzolo non cambia nulla e conferma i dieci che hanno perso a Bologna con la Fortitudo. Si accomodano dunque in tribuna Christian Burns e Luca Possamai.

Ma il quintetto che parte (De Nicolao, McGee, Piccoli, Basile e Hogue) è molto contratto e fatica a fare canestro. Paradossalmente, a fare le cose migliori a cavallo tra primo quarto (17-19 il parziale) è il secondo quintetto (Valentini, Moraschini, Riismaa, Baldi Rossi e Okeke, soprattutto quest’ultimo). Al riposo lungo, è Cantù che va in vantaggio: 42-40.

A livello di punteggi personali, McGee chiude a quota 9, De Nicolao e Hogue a 8.

Ma Forlì non molla mai, anzi. E la conferma si ha nel terzo quarto, solo un poco meno disastroso per la S.Bernardo rispetto gli ultimi. Lo dice, ad esempio, il tabellone al 26’ (54-57). Sulla terza sirena l’inerzia è tutta dalla parte dell’Unieuro (59-65), anche se l’ultimo canestro è di Hogue.

Tocca allora agli americani prendere in mano la situazione. McGee e Hogue si scatenano, Cantù rientra e fa il sorpasso. Agli ultimi 5 minuti si arriva sul + 1 (72-71), roba da cuori forti. Qualcosa s’inceppa in attacco, ma Forlì non ne approfitta. Buon per i biancoblù. Il pubblico ci crede e non vuol mollare.

Chi non molla, però, è la squadra di Martino, che ha in Cinciarini la sua anima. La S.Bernardo spreca l’inverosimile, l’Unieuro prova a vincere (72-75 al 39’). Sul 72-77 succede i padroni di casa ci provano. Fallo da tre tiri su McGee, che li mette tutti. Sale Forlì sul +2, fallo su Cinciarini e romagnoli di nuovo sul +4: è la pietra tombale, malgrado il canestro di Valentini e il fallo su Perkovic, che non sbaglia dalla lunetta.

I 26 punti di McGee e i 16 di Hogue non sono bastati.