Cantù, il vero De Nicolao: «In campo aperto siamo già al top»

Basket A2 L’Mvp del Trofeo degli Angeli ha preso in mano la S. Bernardo e in campo si sente

Una prova da 18 punti e 12 assist distribuiti in 33 minuti in campo. Andrea De Nicolao ha già preso le redini di Cantù e l’ha trascinata alla vittoria contro Verona nel Trofeo degli Angeli andato in scena domenica a Seveso.

Non a caso, gli è stato anche consegnato il premio come Mvp della partita. Del resto, l’ex capitano di Venezia è stato preso esattamente per questo: essere il cervello della squadra, assicurando minuti di qualità e anche punti.

«Una mentalità vincente»

E ora che sono finite le amichevoli e si entra a pieno titolo nella stagione con le prime sfide che contano, il play canturino fa il bilancio di questo precampionato: «Ogni partita ci ha dato indicazioni, soprattutto sulle cose su cui c’è stato da lavorare. Nel precampionato è importante cominciare a costruire una mentalità vincente, magari passando attraverso partite giocate meno bene ma vinte ugualmente. Perché, il basket lo insegna, si può vincere in modi anche molto differenti: la squadra deve adeguarsi a difficoltà differenti e a protagonisti diversi».

Un po’ come è successo contro Verona: partita praticamente sempre in mano, ma chiusa solo nel finale. «Effettivamente – spiega “Denik” – quando affronti giocatori come Pullen che sanno come fare canestro, le cose si possono complicare. Ma alla fine abbiamo tenuto bene. Conosco bene società e allenatore, Verona ha tutto per poter dare fastidio a chi lotta per la serie A».

Cosa va e cosa c’è da sistemare in questa Cantù? «Mi piace come corriamo, come ci distendiamo in campo aperto: la squadra dà già il meglio di sé in queste situazioni. Nel lungo, periodo, immagino che servirà più cinismo e capire dove vogliamo andare. Sicuramente vedo energia e corpo in difesa, anche giocatori che sanno mettere pressione. Un po’ alla volta ci saranno da sistemare anche i tatticismi e le spaziature. L’importante è che ci sia grande volontà, ma vedo che non manca mai. Il gioco è anche questo, passa dalla conoscenza reciproca di pregi e difetti: è la famosa “chimica di squadra”».

Dopo un mese di lavoro insieme, per De Nicolao Cantù è già a un buon punto: «La squadra mi piace, c’è un bel mix di esperienza e gioventù. Abbiamo un gruppo di giovani che ha voglia di imparare e di mettersi a disposizione e non è scontato: oggi si trovano tanti giovani permalosi e presuntuosi, qua non ce ne sono. Questo facilita l’armonia di un gruppo».

«L’esperienza conta»

Però anche l’esperienza ha il suo peso: «Conta, chiaramente. Dà la lucidità nel dare il consiglio giusto a chi è indiziato numero uno a fare la giocata o il tiro vincente».

Arriva l’appuntamento in Supercoppa, per Cantù è già un obiettivo: «È stato giusta alleggerirla rispetto al passato ed è giusto che ci siano le squadre migliori dello scorso anno. Per noi è già importante esserci, ma vogliamo provare a vincerla, provando a giocare un buon basket».

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