Carugo, dopo 15 anni scoperto l’autore del furto al market

Il caso Le indagini dei carabinieri tramite il Dna hanno portato alla denuncia di un uomo accusato del colpo avvenuto nel maggio del 2009

I Carabinieri della Tenenza di Mariano Comense al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 52enne pluripregiudicato, poiché il 2 maggio 2009 si sarebbe reso responsabile di concorso in furto aggravato, nei confronti di un supermercato di Carugo.

L’attività investigativa dei militari marianesi iniziava la mattina seguente al furto, con il sopralluogo da parte del personale specializzato nei rilievi, repertando alcuni frammenti di vetro con tracce ematiche, poi risultate appartenere al 52enne.

I ladri si introducevano all’interno del supermercato, infrangevano con dei sassi il vetro della porta di sicurezza, rubando generi alimentari ed alcolici per circa 1500 euro.

Successivamente i reperti venivano inviati al RIS di Parma per l’estrapolazione e la comparazione del profilo genetico con quelli presenti in banca dati, senza però avere un riscontro, arrivato qualche giorno fa con esito positivo.

I campioni biologici contengono il “DNA”, che per fini di identificazione personale rappresentano il più efficace e poderoso strumento in ambito penale per la risoluzione di crimini, soprattutto nei casi, tutt’altro che infrequenti, in cui le indagini di polizia giudiziaria non abbiano consentito di individuare possibili sospettati. In tali circostanze un contributo determinante e spesso risolutivo viene dalla “Banca Dati Nazionale del DNA” e dal Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del DNA.La “Banca Dati Nazionale del DNA” italiana è un archivio elettronico centralizzato di profili genetici che contiene i profili genetici “ignoti”, ottenuti dalle analisi del DNA depositato sulle scene del crimine, ed i profili genetici “noti”, ottenuti dalle analisi del DNA di campioni biologici prelevati da persone fisiche. I profili genetici “ignoti” e “noti”, sono tra loro confrontati al fine di individuare eventuali corrispondenze.

Il Laboratorio Centrale alimenta in via esclusiva la bdn-dna con profili genetici “noti”, mentre i Reparti Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri e la Polizia Scientifica, inseriscono in banca dati i profili genetici “ignoti” estrapolati dalle tracce biologiche rilevate sulle scene dei crimini. I profili genetici ottenuti vengono riversati nella banca dati mediante il Sotfware Codis (Combined DNA Index System).

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