Cronaca / Como città
Domenica 25 Settembre 2022
Casinò, 20 milioni per i creditori: «È ripartito meglio del previsto»
Campione d’Italia Il verbale dell’adunanza per il concordato in tribunale. Voto positivo di banche ed erario, c’è ancora tempo per esprimersi online
Secondo la società che gestisce il Casinò gli affari della casa da gioco vanno meglio del previsto, sono pronti 20 milioni di euro per pagare i creditori.
Quando lunedì si sono riunite (in adunanza) tutte le persone che vantano un credito nei confronti del Casinò, di fatto fallito nel 2018 e che poi ha riaperto a inizio anno, la società che per conto del Comune gestisce la colossale casa da gioco ha riferito che «l’andamento del Casinò è allineato al piano, anzi è migliore delle aspettative, nonostante non siano del tutto complete le procedure di gestione».
Il documento
Nel verbale della riunione depositato in tribunale si legge anche che «i dipendenti saranno pagati al 100%», e che «le giacenze di cassa a oggi ammontano a circa 20milioni di euro e sono pronti per essere distribuiti ai creditori». La sera, in paese, gli arrivi sul grande piazzale che guarda il lago ai residenti non sembrano comunque pari a quelli che si vedevano nei tempi d’oro del Casinò.
Tornando in tribunale, durante la riunione i commissari giudiziali hanno evidenziato come la fattibilità del concordato, utile a far uscire la casa da gioco dalla crisi, sia «strettamente legata alla capacità del management della società di proseguire nella gestione secondo logiche economiche e non politiche, ovvero evitando che si ripropongano le medesime situazioni che in passato hanno concorso al dissesto del Casinò».
Serve una chiara definizione dei rapporti tra Comune e società, hanno ribadito i legali, «soprattutto rispetto a un trasparente ed efficace funzionamento dei meccanismi di governance che possa garantire il pieno rispetto dei diversi ruoli e responsabilità». Questo è un punto fisso dettato dai giudici, più volte ripreso nelle intenzioni degli amministratori comunali.
Il piano di rientro viene definito «impegnativo» e «sfidante», meglio però rispetto al fallimento. È stato dunque confermato il parere favorevole.
Le classi dei votanti
Comunque erario e banche hanno votato a favore del concordato, ma non tutti gli ex dipendenti. Non si è arrivati alla maggioranza necessaria. Ci sono comunque ancora alcuni giorni di tempo per raccogliere online, con un voto telematico, l’eventuale accordo di tutti i creditori.
I creditori ammessi al voto sono suddivisi in diverse classi, secondo priorità, per un totale di 632 nominativi. Non per tutti i crediti la procedura ammette al voto, ma la somma dei debiti complessiva supera i 70 milioni di euro. Senza un accordo la strada per il Casinò è in salita, si rischia una nuova crisi.
Secondo l’amministrazione comunale resta però l’unica strada possibile per evitare esiti peggiori, con i tavoli da gioco chiusi, in sostanza, secondo il Comune non sarà possibile ripianare alcun debito.
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