Caslino, si abbatte la villetta colpita dalla frana: «Collina troppo pericolosa»

A distanza di nove mesi dallo smottamento trovato l’accordo con i proprietari. Sarà proprio il Comune a effettuare l’intervento per poi mettere in sicurezza l’intera zona

Giovanni Cristiani

Era diventata la casa simbolo del nubifragio di luglio dello scorso anno. La villetta in cui i due proprietari, una coppia di anziani, avevano rischiato la vita. A ridosso delle mura dell’abitazione si erano infatti fermati alcuni grossi massi che avrebbero potuto portare via in un attimo l’intero edificio. Gli occupanti, in quelle ore concitate, erano stati evacuati e soccorsi nella notte. Sono passati interi mesi, ma da allora nessuno è più rientrato nell’edificio.

A distanza di 9 mesi arriva la decisione di abbattere la casa, ritenuta troppo pericolosa per viverci. Da parte dei proprietari c’è certo un grosso dispiacere nel vedere a breve demolita l’abitazione in cui hanno vissuto per anni, ma si parla di una questione di sicurezza. L’amministrazione comunale ha acquisito l’intera area per 70mila euro con l’accordo di procedere direttamente alla demolizione dell’edificio, senza costi a carico dei proprietari.

Il sindaco di Caslino d’Erba Marco Colombo e il consigliere con delega ai lavori pubblici Federico Ferraretto, spiegano come si è risolta una questione che rischiava di andare per le lunghe, anche attraverso legali e tribunali: «Abbiamo raggiunto un accordo bonario con la proprietà dell’abitazione, loro ci cedono le aree per la messa in sicurezza e noi ci prendiamo carico della demolizione dei fabbricati. È una soluzione che riteniamo di buon senso, ci teniamo a sottolineare come i proprietari abbiano dimostrato una grande disponibilità nonostante una situazione non semplice per loro dal punto di vista sentimentale ed emotivo. Hanno capito che il nostro interesse era principalmente quello di garantire la sicurezza delle persone: non si poteva rientrare in quella abitazione a rischio. Si sono comportati ragionevolmente».

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