C’è tanta vogli...A di Como: si riparte

Dopo la sosta di Capodanno, gli azzurri domani tornano in campo per iniziare il girone di ritorno. Tre ragioni per andare allo stadio e riempire il Sinigaglia. Tra suggestioni, curiosità ed entusiasmo

Si riparte. Domani comincia il girone di ritorno del Como. E stavolta non è banale. Il Como è secondo in classifica, ha una dirigenza che ha detto di puntare alla serie A, sarà l’inizio di una cavalcata importante, ricca di novità e curiosità. L’appello è quello di riempire lo stadio. Non della società (quello è implicito), ma di tutto l’ambiente. E per tre motivi importanti.

Se non deve essere lasciato nulla al caso nella corsa al sogno della serie A, allora il pubblico dovrà fare la sua parte. Aumentare il calore del tifo, con tutti i settori che partecipano alla partita. Como-Spezia il 13 di gennaio è una partita a rischio di poco pubblico. Per questo ci vuole un promemoria. La necessità di esserci per aiutare la squadra.

L’argomento dell’aumento della capienza del Sinigaglia è nell’agenda di società e Comune. Ma qualcuno si chiede: è proprio necessario? Nel senso: quante volte si è fatto il tutto esaurito quest’anno? Forse con il Catanzaro, quasi con il Palermo. E lo scorso anno era stato con Bari e Genoa. Troppo poco. Specie al cospetto di risultati di quest’anno. La piazza deve dare un segnale. Alla società e al mondo esterno. Perché l’esigenza di aumentare la capienza non sia solo una battaglia di posizione, ma una necessità. E poi per evitare che le tifoserie importanti o implicate nella lotta promozione possano fare incetta dei biglietti. Inutile lamentarsi di presenze ospiti nei distinti se ci si sveglia sempre tardi a comprare i biglietti.

E poi c’è la curiosità per le novità sul campo. Intanto per il nuovo allenatore Osian Roberts, che sarà pure una figura accessoria a Fabregas, ma resta una personalità nota e di spessore nel mondo del calcio internazionale e non è escluso che possa aggiungere qualcosa nella impostazione offensiva della squadra azzurra. E poi, in attesa dei nuovi acquisti (si cerca ancora anche un grosso nome), domani c’è da salutare Cerri, alla probabile ultima apparizione allo stadio Sinigaglia (almeno per un po’). Che ne dite, un coro se lo merita?

© RIPRODUZIONE RISERVATA