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Venerdì 12 Gennaio 2024
C’è tanta vogli...A di Como: si riparte
Dopo la sosta di Capodanno, gli azzurri domani tornano in campo per iniziare il girone di ritorno. Tre ragioni per andare allo stadio e riempire il Sinigaglia. Tra suggestioni, curiosità ed entusiasmo
CALCIO
Si riparte. Domani comincia il girone di ritorno del Como. E stavolta non è banale. Il Como è secondo in classifica, ha una dirigenza che ha detto di puntare alla serie A, sarà l’inizio di una cavalcata importante, ricca di novità e curiosità. L’appello è quello di riempire lo stadio. Non della società (quello è implicito), ma di tutto l’ambiente. E per tre motivi importanti.
Se non deve essere lasciato nulla al caso nella corsa al sogno della serie A, allora il pubblico dovrà fare la sua parte. Aumentare il calore del tifo, con tutti i settori che partecipano alla partita. Como-Spezia il 13 di gennaio è una partita a rischio di poco pubblico. Per questo ci vuole un promemoria. La necessità di esserci per aiutare la squadra.
L’argomento dell’aumento della capienza del Sinigaglia è nell’agenda di società e Comune. Ma qualcuno si chiede: è proprio necessario? Nel senso: quante volte si è fatto il tutto esaurito quest’anno? Forse con il Catanzaro, quasi con il Palermo. E lo scorso anno era stato con Bari e Genoa. Troppo poco. Specie al cospetto di risultati di quest’anno. La piazza deve dare un segnale. Alla società e al mondo esterno. Perché l’esigenza di aumentare la capienza non sia solo una battaglia di posizione, ma una necessità. E poi per evitare che le tifoserie importanti o implicate nella lotta promozione possano fare incetta dei biglietti. Inutile lamentarsi di presenze ospiti nei distinti se ci si sveglia sempre tardi a comprare i biglietti.
E poi c’è la curiosità per le novità sul campo. Intanto per il nuovo allenatore Osian Roberts, che sarà pure una figura accessoria a Fabregas, ma resta una personalità nota e di spessore nel mondo del calcio internazionale e non è escluso che possa aggiungere qualcosa nella impostazione offensiva della squadra azzurra. E poi, in attesa dei nuovi acquisti (si cerca ancora anche un grosso nome), domani c’è da salutare Cerri, alla probabile ultima apparizione allo stadio Sinigaglia (almeno per un po’). Che ne dite, un coro se lo merita?
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Maurizio la Tona
1 anno, 3 mesi
Sono arrabbiato perché volevo fare abbonamento in curva x girone di ritorno, ma la burocrazia o chi altro non me lo permettono . Dunque penso che la gente gli passa la voglia di venire a sostenere i Lariani !!! Vergogna
pippo pippi
1 anno, 3 mesi
Non posso credere che davvero pensino di cedere Cerri.....
Alessio Tettamanti
1 anno, 3 mesi
Basta inserire prelazione per acquisto dei biglietti e nessun ospite andrà nei distinti
Carlo Neri
1 anno, 3 mesi
Minimo...
alfonso bianchi
1 anno, 3 mesi
La cessione di Cerri non mi è del tutto chiara. O si era già preso un attaccante equivalente (ma al momento non risulta) oppure la cessione è rischiosa. Di fatto rimaniamo con due punte autentiche (Cutrone, Gabri), gli altri sono mezze punte (Mustaphà, Veri, Lacunha). Facendo i debiti scongiuri ci possono anche essere infortuni e Cerri, pur reduce da un brutto infortunio, è una sicurezza e può sempre fare staffetta con Gabri o Cutrone. Non sarà facile trovare sul mercato di gennaio un giocatore del suo livello. Anche perché il Como migliore, anche con Fabregas, si è visto con le due punte schierate e non certo con soluzioni più prudenti, tipo La Cunha e/o Verdi con Cutrone.