
Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 08 Aprile 2025
Centri estivi, aumento da 64 a 79 euro. Ma il Comune garantisce pasto e piscina
Cantù Gestione affidata a una società di Legnano. Confermata la sede: sarà al Campo Solare. Le date: dal 9 giugno al 1o agosto “junior” (6-12 anni) e dal 1o luglio al 30 luglio “baby” (3-6 anni)
Cantù
Inutile negarlo, dopo Pasqua comincerà il conto alla rovescia per l’ultimo giorno di scuola. Le famiglie si muoveranno in anticipo, per non rischiare sorprese e quindi per organizzare le giornate estive dei figli quando saranno senza lezioni, soprattutto nel caso dei più piccoli. E l’amministrazione ha fatto altrettanto, per organizzare i centri estivi, sostegno importante per i genitori.
«Adeguamento necessario»
Sostegno che si vuole garantire anche dal punto di vista economico, ma l’assessore ai Servizi Sociali non si nasconde: quest’anno è stato necessario ritoccare le tariffe, portandole a 79 euro la settimana, pur continuando a coprire il costo del pranzo e dell’ingresso in piscina, che saranno a carico dell’amministrazione comunale.
I dettagli sono ancora tutti da definire, ma il centro Baby, per i bambini tra i 3 e i 6 anni, si terrà dal 1 al 30 luglio; il centro Junior, tra i 6 e i 12 anni, invece si terrà dal 9 giugno al 1 agosto al Campo Solare. Per organizzare le giornate dei ragazzi quando le scuole sono chiuse in molti casi la soluzione sono i centri estivi comunali, che anche l’anno scorso hanno chiuso le iscrizioni riscontrando un buon successo, con circa 170 i bambini in media che hanno giocato e fatto sport al campo solare ognuna delle otto settimane del centro. Negli ultimi due anni il servizio era stato appaltato a una società di Vigevano. Stavolta, invece, l’offerta migliore è risultata quella della Fides società cooperativa sociale di Legnano, con l’opzione di rinnovo per i prossimi due anni.
«Sono ottimista - dice l’assessore ai Servizi Sociali Isabella Girgi – e nei prossimi giorni li incontreremo, per un confronto. La prima impressione è stata buona».
«Servono più educatori»
L’anno passato si era avuta massima continuità, confermando sia gli organizzatori sia le tariffe, che, a livello territoriale, sono concorrenziali. «Questa volta – conferma Girgi – è stato necessario ritoccare le tariffe. Non una scelta ma una necessità, perché i costi sono aumentati in maniera significativa, anche in virtù del fatto che vogliamo garantire massima inclusione, quindi servono educatori». La tariffa, per i residenti, passa da 64 euro a 79.
Ma si è cercato di confermare l’attenzione: «Le nostre tariffe resteranno appetibili – assicura Girgi – ma, come spiegato, un aumento era inevitabile, dati i costi necessari per garantire il servizio. Come amministrazione non vogliamo infierire sulle famiglie, quindi continueremo a sostenere il costo del pranzo e dell’ingresso settimanale in piscina».
L’oratorio estivo
Oggi l’offerta è diversificata, sono disponibili più proposte, con i centri estivi comunali, quelli organizzati dalle società sportive. E, immancabile, l’oratorio estivo: l’anno passato erano stati ben 800 i ragazzi che avevano partecipato al Grest della pastorale di San Vincenzo.
Il che significa altrettante famiglie che avevano accettato di sottoscrivere un patto di collaborazione, condizione irrinunciabile per poter iscrivere i propri figli. Un modo per dare maggior consapevolezza a questa scelta, perché l’oratorio non venga concepito solo come un posto come un altro dove parcheggiare i bambini quando le scuole siano chiuse, ma un luogo dove viene proposto un progetto educativo da conoscere e condividere.
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