Centro di Pusiano 2.0: «Vogliamo ospitare la Coupe de la Jeunesse»

Canottaggio Parla Quaglino presidente della struttura : «Le Nazionali straniere scelgono noi per gli allenamenti. Siamo pronti per ospitare una grande manifestazione»

Il canottaggio lariano chiude un anno di risultati straordinari in campo internazionale e si conferma partner determinante del remo lombardo, che a sua volta è il motore di spinta dell’Italremo. Soprattutto in questo 2023 che è stato l’anno delle qualificazioni alle Olimpiadi di Parigi 2024. Nel lungo ed inteso percorso nazionale ed internazionale un ruolo importante è stato svolto anche dal Centro Remiero Lago di Pusiano, che ha aperto la stagione a gennaio con la prima gran fondo dell’anno. Dello stato attuale e delle prospettive future ne parliamo con Fabrizio Quaglino, presidente del centro remiero di Eupilio, nonché consigliere nazionale della Fic.

Salto

«Il salto di qualità del nostro centro remiero, il quarto d’eccellenza in Lombardia - è sotto gli occhi di tutti. Il campionato italiano di società dal 15 al 17 settembre è stato sicuramente l’evento clou della stagione. Da febbraio a dicembre abbiamo avuto i tour tecnici nazionali maschili e femminili Under 23 e Under 19. Oltre ovviamente alle squadre olimpiche di Stati Uniti e Nuova Zelanda che hanno scelto la nostra struttura per allenarsi in vista di Parigi 2024. Basti un dato per confermare la funzionalità del nostro centro: nel 2023 abbiamo registrato oltre 17.500 presenze».

Quando si potrà svolgere un evento internazionale? «Siamo in attesa della Coupe de la Jeunesse, ma l’assegnazione non sarà imminente, perché deve seguire una trafila che di solito dura qualche anno. Comunque siamo pronti ad ospitare sia questa, sia altre titolate». Quali prospettive per il 2024? «Saremo ancora noi ad aprire la stagione con la gran fondo nazionale del 20 e 21 gennaio prossimo. Oltre ad essere il polo delle società comasche e lecchesi per gli allenamenti quotidiani e lo svolgimento di eventi, il centro sarà l’hub per la preparazione olimpica di rifinitura della nazionale di canottaggio statunitense e quella di canoa della Nuova Zelanda».

Olimpiadi

A proposito di Olimpiadi, L’Italia come è messa? «In attesa di Lucerna a maggio per i ripescaggi, direi che al Mondiali di Belgrado dello scorso settembre abbiamo già ottenuto un ottimo risultato, cinque barche qualificate più una pararowing: il due senza, il doppio maschile e femminile, il quattro di coppia, il doppio pesi leggeri maschile e il singolo Pr3. Il risultato più sorprendente è stato quello del due senza, molto giovane che in pochi mesi di formazione, ha compiuto una vera e propria impresa, con la firma di Davide Comini e Giovanni Codato delle Fiamme Oro, il primo lariano cresciuto nella Moltrasio e il varesino Giovanni Codato della Gavirate».

C’è lago di Como anche in altre due barche. «Diciamo tanta Lombardia e tanto lago di Como. Il quattro di coppia è per tre quarti lombardo con Giacomo Gentili di Cremona, Andrea Panizza di Mandello e Nicolò Carucci di Mllano. Nel doppio pesi leggeri, con il sardo Stefano Oppo, c’è il bellagino Gabriel Soares della Marina Militare, che è cresciuto qui al centro di Eupilio con Franco Sancassani»

Sul doppio leggero non è potuto salire Pietro Willy Ruta, bronzo a Tokyo 2020, per problemi di salute «Ruta è un gladiatore, uno che non si arrende mai. Adesso che si è ripreso, sta recuperando la forma e sarà presto pronto a reinserirsi nella squadra olimpica. Non è detto che non riesca a sorprendere tutti , come è già successo».

Maggio è presto qui. Quali pass olimpici potremmo ottenere ancora a Lucerna? «Lo staff tecnico sta lavorando bene tra Sabaudia e Piediluco. Non dimentichiamo che il lago di Como ha dentro due allenatori di grande spessore: il nostro Stefano Franquelli per il gruppo olimpico femminile e Carlo Gaddi per quello maschile. L’obiettivo è di qualificare il doppio pesi leggeri femminile, il due senza femminile e le due ammiraglie, maschile e femminile».

Anche qui i comaschi potrebbero dare sicuramente una mano. «E’ fuor di dubbio. Puntando il dito sulle due ammiraglie è già stato un successo portarle ai Mondiali di Belgrado, dove hanno sfiorato la qualificazione. Adesso i tecnici ci stanno lavorando e tutti speriamo che ci riescano».

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