Cronaca / Como città
Martedì 09 Maggio 2023
Cerca di convincere il papà cardiopatico a dargli soldi per gli stupefacenti: di fronte al rifiuto gli ruba il bancomat
Il caso A suo carico già diverse denunce per episodi di estorsione nei confronti del padre anziano: un ragazzo di 29 anni è stato arrestato e condannato per aver violato la misura cautelare
Solo nelle scorse ore aveva ricevuto la convocazione in Tribunale per il processo in “Immediato” in seguito alla contestazione della procura di Como per più episodi di estorsione ai danni del padre, anziano e cardiopatico. Soldi chiesti a più riprese e utilizzati per comprarsi stupefacenti. Ma nelle stesse ore in cui veniva notificato l’appuntamento con l’aula, un ragazzo di 29 anni di Como è tornato nuovamente alla ribalta e sempre per lo stesso motivo, ovvero per aver avvicinato il genitore per chiedere soldi.
La polizia è intervenuta, inviando sul posto le volanti. Il giovane è stato così arrestato e processato con il rito direttissimo per aver violato la misura cautelare disposta dal giudice del divieto di avvicinamento al padre e alla sua abitazione.
Il fatto di cui stiamo parlando (l’ultimo almeno) è avvenuto domenica sera e il ventinovenne ieri mattina ha scelto di patteggiare sei mesi di pena prima di essere rimesso in libertà. In aula è stato assistito dall’avvocato Alessandro Toselli.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti delle volanti, dopo essersi presentato a casa del genitore, avrebbe nuovamente preteso dei soldi e – di fronte al rifiuto del papà ad accontentarlo – gli avrebbe portato via il Bancomat. Il ragazzo è stato però intercettato, identificato, arrestato e ieri mattina processato nel palazzo di giustizia cittadino con il rito direttissimo dove ha scelto di raggiungere un accordo con la pubblica accusa che è poi stato ratificato dal giudice.
Come detto, sul capo del giovane pende già un altro capo di imputazione lungo e dettagliato, con un processo in Immediato fissato per il 10 ottobre dopo l’emissione di un decreto firmato dal giudice Walter Lietti. Le volanti erano già dovute intervenire in quella casa del centro città il 12 novembre del 2022 dopo che il padre, 66 anni, era riuscito a chiamare dalla portineria del proprio palazzo per chiedere aiuto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA