Motociclismo / Como città
Domenica 31 Dicembre 2023
Cerutti all’altra Dakar. Come faro dell’Aprilia
Motori Il pilota di Montorfano è stato preso in Aprilia proprio per sviluppare la nuova Tuareg: dopo il successo nel Tricolore di Motorally eccolo nel deserto
Ci siamo. Jacopo Cerutti affronta nelle prossime due settimane il primo grande impegno della sua carriera da pilota ufficiale Aprilia: si tratta della Africa Eco Race, l’alternativa alla Dakar per quanto riguarda i grandi raid nel deserto. Che curiosamente si corre più o meno sulle strade dove si disputava la Dakar originale, trasmigrata invece prima in Sudamerica e poi in Arabia.
Il pilota di Montorfano è stato preso in Aprilia proprio per sviluppare la nuova Tuareg e dopo il successo nel Tricolore di Motorally (successo in sei delle otto prove) e la partecipazione al Transanatolia con Cerutti vincitore di una tappa e terzo assoluto, ecco il debutto tanto atteso nelle maratona del deserto che rappresenta una specie di test universitario per questo tipo di moto, che ha sempre più successo presso gli appassionati.
Si tratta del ritorno del marchio Aprilia nei grandi raid africani, con la partecipazione di due Aprilia Tuareg messe a punto dal reparto corse di Aprilia Racing, che ha sviluppato la versione da competizione, in stretta collaborazione con GCorse dei fratelli Guareschi.
Un ritorno al primo amore, l’ offroad, che fu per il marchio italiano l’esordio nelle competizioni. L’altra Aprilia Tuareg sarà affidata a Francesco Montanari
Prima della partenza Cerutti ha detto: «Per me è bellissimo poter riportare nel deserto un marchio come Aprilia, l’Africa Eco Race sarà una grande avventura e una grande sfida per tutti. Per me, come pilota, ma anche per tutto il reparto corse Aprilia Racing e per il team GCorse. In questi mesi abbiamo fatto tutti un lavoro pazzesco per quanto riguarda lo sviluppo della moto, che è già molto buona come base. La sensazione è quella di arrivare preparati: nei test compiuti nel deserto abbiamo mostrato un buon passo, per cui potremo senza dubbio dire la nostra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA