Colpito dal furgone mentre cammina a Montorfano: «Addio a Colombo, amava il suo paese»
La tragedia Morto l’anziano, disposta l’autopsia per capire se sia stato colpito da un malore prima di finire contro il mezzo. Faceva parte del Gruppo Cacciatori che fondarono nel 1982 la Fiera degli uccelli
Da pochi giorni, lo scorso 10 aprile, aveva compiuto 85 anni. Giovedì mattina, intorno alle 9.15, era stato soccorso in gravi condizioni dopo essere stato urtato (pare in maniera lieve) da un furgone che passava da via Cantù, proprio davanti all’ingresso della storica villa nobiliare Barbavara. Un impatto non violento, tanto che si è pensato a un malore precedente.
L’uomo, Augusto Colombo, purtroppo non ce l’ha fatta ed è morto nelle scorse ore all’ospedale Sant’Anna dove era stato trasportato in un disperato tentativo di salvargli la vita. Il decesso è stato comunicato al pubblico ministero Michele Pecoraro che hadisposto l’autopsia.
Una indagine che ora passerà anche dal raccogliere testimonianze ed eventuali immagini che possano ricostruire l’incidente che era avvenuto nei pressi delle strisce pedonali.
Colombo lascia la moglie e i tre figli. Era un custode della storia e delle tradizioni locali, come ricordano gli amici: aveva lavorato alla Romanatti Carni, azienda che poi si è trasformata nell’attuale Fumagalli Salumi di Tavernerio. Alla cascina aveva alcuni animali, tra cui degli splendidi pavoni: aveva anche capre e si dilettava a fare i caprini. Era inoltre un cacciatore e aveva fatto parte del Gruppo Cacciatori di Montorfano che, nel 1982, fondarono la Fiera degli uccelli al Lido di Montorfano, evento ora gestito dall’associazione “E20 Montorfano” in via dei Canneti. Con Colombo se ne va quindi una pagina di storia, di amore per gli animali, per il suo paese e per il territorio: grande conoscitore della fauna selvatica e della storia del Lago di Montorfano e del territorio comasco e brianzolo. Lo ricordano con affetto anche Angelo e Primo Introzzi, fratelli e contitolari del ristorante pizzeria “La Cicala”, ora in Piazza Roma, che aprì la prima sede in via Cantù, proprio di fronte alla cascina: “Ricordiamo Augusto con affetto e ci stringiamo alla famiglia in questo momento di dolore – commentano – È stato davvero un grande lavoratore e ha coltivato la sua passione per gli animali e per il territorio». Il funerale non è stato ancora fissato.
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