Como-Catanzaro, la partita di Palanca

Personaggio Un eroe con la maglia del Catanzaro: due volte giallorosso in carriera, dal 1974 al 1981 e dal 1986 al 1990. Al Como nerl 1982-83

Centosettanta centimetri di pura tecnica in 64 chilogrammi di grande esplosività, due piedini numero 37 e un sinistro magico con il quale sapeva far fare alla palla quel che voleva. Quanti pensando a Como-Catanzaro avranno pensato a lui? Massimo Palanca è un doppio ex di questa sfida. Un eroe con la maglia del Catanzaro: due volte giallorosso in carriera, dal 1974 al 1981 e dal 1986 al 1990. Il Catanzaro entrò nell’immaginario collettivo il giorno i cui Mammì battè la Juventus con un gol nel 1972. Ma lui fu il secondo eroe giallorosso a diventare un mito con quella maglia. Fu capocannoniere della Serie B nella stagione 1977-78 con 18 reti, stagione culminata con la seconda promozione personale in massima Serie. L’anno seguente, si laureò capocannoniere della Coppa Italia 1978-1979, trascinando il Catanzaro fino alle semifinali. Sempre in quella stagione, rimasero nella memoria di tutti, catanzaresi e non, le tre reti (di cui una direttamente dal calcio d’angolo) segnate allo stadio Olimpico durante l’incontro con la Roma del 4 marzo 1979, finito 3-1 per i giallorossi di Calabria.Il gol segnato direttamente dalla bandierina non è casuale per quello che a Catanzaro venne definito “L’imperatore” dalla Curva Ovest. In carriera ne ha segnati 13, tutti col piede sinistro.

Giocò a Como nel 1982-83, segnando due gol, uno indimenticabile al Milan (eravamo in serie B) su punizione, l’altro al Campobasso. Poca roba ,ma ciò non gli impedì di avere la canzoncina: «C’è un tipo strano vedrai ti piacerà, si chiama Palanca in A ci porterà», sull’aria di Rock’nroll robot di Camerini.

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