Como, investita sulle strisce da un rider: sedici incidenti da gennaio

L’allarme Gli incidenti hanno coinvolto monopattini e biciclette elettrici, l’ultimo caso martedì. Spesso i mezzi vengono sequestrati perché sono stati modificati per renderli più veloci del consentito

Sedici incidenti che – da gennaio – hanno coinvolto bici elettriche e monopattini. L’ultimo si è verificato solo martedì, e se nessuno per fortuna si è fatto male seriamente cresce l’allarme per un genere di mezzi solo apparentemente “minori” ma in realtà potenzialmente molto pericolosi anche perché spesso modificati e in mano a conducenti poco accorti. I dati fanno riferimento solo alla polizia locale e sono dunque al netto degli interventi effettuati da polizia e carabinieri, e si riferiscono solo a Como, dove il problema legato ai “rider” e, più in generale, all’utilizzo che viene fatto di questi mezzi elettrici che vanno veloci quasi quanto motorini, è stato più volte segnalato.

L’ultimo incidente, martedì, si è verificato alle 19.10, al civico 2 della statale per Lecco. Un punto pericoloso, come tra l’altro già segnalato più volte dai residenti anche con una mail al Comune. «Stavo uscendo con una amica – dice Marcella Del Gallo – Ho fatto per attraversare sulle strisce pedonali quando, dopo aver messo il piede sulla seconda, sono stata travolta da un “rider” che stava passando con il rosso».

Investita

Il ragazzo, uno di quelli impegnati nelle consegne con le caratteristiche biciclette dalle grandi ruote, si è fermato, ha chiesto alla signora come stesse, poi però si è allontanato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. La donna è stata portata al pronto soccorso del Sant’Anna, uscendone con diverse contusioni per fortuna non gravi. «Voglio segnalare anche la pericolosità del punto di via Statale per Lecco, all’uscita del civico 2 – prosegue la signora – Il cancello ha una uscita cieca, non si vede chi arriva a sinistra, e quindi dobbiamo aspettare molto tempo per poterci immettere sulla strada. Sempre sperando, come successo a me martedì, che qualcuno, come spesso capita, non arrivi passando con il rosso».

La segnalazione della pericolosità di quel punto sarebbe già stata girata agli uffici competenti. Ma l’incidente avvenuto nella serata di martedì riporta d’attualità il problema di questi veicoli che spesso vengono utilizzati rispettando poco le normative del codice della strada. Si tratta peraltro di biciclette veloci quando motorini, sia in salita sia in discesa. Lo sa bene la polizia locale che riceve le segnalazioni dei cittadini che lamentano appunto queste “intemperanze” viabilistiche.

Le bici alterate

Al netto dei 16 incidenti che da gennaio hanno coinvolto mezzi elettrici, sono cinque le biciclette sequestrate dalla polizia locale perché trovate alterate o comunque non a norma. A maggio, ad esempio, gli agenti avevano sequestrato una bici in viale Innocenzo utilizzata da un rider. Secondo quanto era stato possibile rilevare il ciclista procedeva senza pedalare, solo azionando un tasto posto sulla due ruote, segno evidente che la stessa bicicletta elettrica era stata modificata. Cosa che ovviamente non è consentita dalle normative.

Per questo motivo la bici elettrica era stata sequestrata e il rider multato. La normativa infatti prevede sanzioni per chi – utilizzando biciclette a pedalata assistita – apporti modifiche che le rendano più potenti e di conseguenza in grado di raggiungere una velocità massina più alta di quella consentita, trasformandole in piccoli motorini.

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