Nidi ai privati, la giunta ha deciso

La rivoluzione Confermato il trasloco del Magnolia, progressivo subentro del Terzo settore in tutte le strutture - In tre resterà la gestione del Comune fino al pensionamento del personale, aumenta il numero dei posti a tariffa Isee

Chiusura del nido Magnolia di via Passeri (sarà trasferito al “Fantasia” e la struttura servirà per ampliare la materna Raschi) e apertura totale e progressiva al privato (Terzo settore) per la gestione di tutti i nidi comunali. In tre strutture si manterrà quella diretta fino al pensionamento di tutto il personale.

Sono i punti principali della delibera approvata ieri dalla giunta Rapinese (ora andrà in consiglio comunale) che rivoluziona i servizi per la prima infanzia. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre i costi e aumentare l’offerta, anche in termini di posti disponibili mantenendo «il servizio eccellente».

I costi

Una parte è dedicata ai costi del servizio a gestione diretta e con contribuzione su base Isee, relativi a 267 bambini. In totale si tratta di 4 milioni 481mila euro (esclusa la manutenzione straordinaria degli immobili), pari a 16.786 a bimbo. Poi il confronto basato sulle convenzioni con gli asili nido privati attivate dal Comune nel 2024 da cui emerge «un costo medio di 8.341 euro a bambino per il Comune». Circa la metà, quindi.

Viene inoltre messo nero su bianco che «in relazione al costo sostenuto dal Comune nel 2023 per erogare il servizio asili nido in gestione diretta, le entrate (fondo sociale regionale, rette, tassa d’iscrizione, fondo 0/6 anni) coprono solo circa il 27% dei costi, ricadendo sulla collettività la somma di 3 milioni 269mila euro». La giunta ha poi approvato il dettaglio della riorganizzazione. Il Magnolia, come detto, verrà trasferito all’asilo Fantasia (personale e bimbi) e la struttura servirà per ampliare la materna Raschi. Ad Albate, il Peter Pan di via Longhena, chiuso per ristrutturazione, riaprirà con 70 posti con il Terzo settore. I tre nidi Fantasia (via Italia Libera), Girotondo (via Zezio) e Caravella (via Giussani) continueranno ad essere gestiti dal Comune fino all’esaurimento del personale, poi coinvolgimento del Terzo settore.

Al Babylandia (via Palestro) accordi con il Terzo settore mentre all’Aquilone (via Di Lora) resterà la concessione ai privati fino alla scadenza del 2027, poi concessione di beni con affidamento al Terzo settore con almeno il 30% dei posti convenzionati. Il Coccinella (via Bellinzona), già gestito con il Terzo Settore, sarà interamente affidato all’esterno con almeno il 30% di posti convenzionati mentre il Panda (via Segantini) fino al 2027 gestito in coprogettazione con il Terzo settore, poi concessione di beni con affidamento al Terzo settore con il 30% di posti convenzionati.

Più agevolazioni

Infine il numero di posti con tariffa Isee, che consente alle famiglie di pagare una retta proporzionata al reddito, aumenterà da 329 a 355, 26 posti in più. Ieri è intervenuta per la Cgil Stefania Macrì: «L’amministrazione procede ancora una volta senza aver ascoltato il personale a una esternalizzazione massiva dei nidi comunali. Contrariamente a quanto affermano sindaco e amministrazione non può esserci stessa qualità con riduzione dei costi. A farne le spese saranno i piccoli utenti in termini di continuità educativa e la comunità tutta in termini di lavoro stabile e di qualità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA