Como, nuova luce
per strade e monumenti

Il piano Completata la sostituzione di tutti i 9.800 lampioni cittadini: di sera la città in molte zone ha cambiato volto.Nei giorni scorsi ultimati Sant’Abbondio e la chiesa di piazza Cacciatori delle Alpi. Mancano Monte Croce e Lazzago

La basilica di Sant’Abbondio e la chiesa di Santa Maria di Loreto in piazza Cacciatori delle Alpi sono, in ordine di tempo, gli ultimi due monumenti con la nuova illuminazione, accesa in via definitiva negli ultimi giorni. E con le due chiese il Comune va, di fatto a completare la maxi sostituzione degli impianti: all’appello mancano la croce sul Monte Croce che verrà ripristinata a breve e le torri faro di Lazzago. Illuminati da poco anche tutti i sottopassi pedonali con alcune finiture in alcune zone dove c’erano singoli lampioni o impianti da sostituire.

Complessivamente, con il nuovo appalto per l’illuminazione pubblica, seguito al riscatto dei pali che appartenevano ancora ad Enel Sole, sono stati sostituiti 9.800 punti luce in tutte le zone della città e quindi adesso la tecnologia è dappertutto a led, cosa che garantisce anche un risparmio consistente in tempi in cui le bollette elettriche hanno, anche per le famiglie, cifre da capogiro.

Molte zone storicamente buie sono diventate più sicure e anche i monumenti, dal Tempio Voltiano al Monumento ai Caduti, solo per citare due simboli cittadini che sono stati rivisti dal punto di vista illuminotecnico con fasci di luce bianchi.

Un problema annoso

L’acquisizione degli impianti da parte dell’amministrazione era una partita aperta da tanti anni portata poi a un passo dalla conclusione dall’ex assessore Vincenzo Bella , che si era dimesso nel luglio del 2020, poche settimane prima dell’approvazione formale del passaggio di proprietà dei pali, poi portata a termine dal suo successore, Pierangelo Gervasoni .

Appalto per nove anni

Il Comune aveva deciso la scorsa estate di preferire la strada dell’assegnazione della gestione attraverso la procedura Consip, la centrale statale acquisti anziché seguire il metodo del project financing che avrebbe garantito interventi più innovativi e proposte diverse, ma con tempi più lunghi secondo gli uffici comunali, in primis per il dirigente del settore Reti e Strade Ciro Di Bartolo e peri il referente dell’illuminazione Andrea Longoni . Il rischio, secondo i tecnici di Palazzo Cernezzi, sarebbe stato quello di ritrovarsi con intere zone al buio visto che la condizione complessiva degli impianti di illuminazione cittadina era tutt’altro che buona con problemi e ko a ripetizione anche su intere vie con conseguenti disagi ai residenti e pericolo per la circolazione stradale. Il maxi appalto statale, alla fine, ha di fatto risolto il problema in poco più di un anno di lavoro per la sostituzione di tutti gli impianti e illuminato tutta la città, storicamente definita “buia”.

Il nuovo contratto con la società City Green Light resterà in vigore per nove anni a un costo di circa 1,6 milioni di euro l’anno per un totale di 10,7 milioni (comprensivi di energia elettrica e manutenzione).

Anomalie e guasti possono essere segnalati al call center attivo 24 ore su 24, al numero verde 800642120, oppure via mail a [email protected] e ancora fax 0625496218.

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