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Cronaca / Como città
Domenica 18 Agosto 2024
Tutti in acqua nonostante il divieto: «È proibito? Non lo sapevamo»
Tempio Voltiano Stesse scene di tutte le estati: turisti e gitanti a mollo nel lago (sporco) - Qualcuno è a conoscenza del divieto, ma la maggior parte ammette: «I cartelli? Mai letti»
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I genitori guardano dalla spiaggia i bambini mentre si immergono, gridano e si schizzano a vicenda, qualcuno con il salvagente, altri senza. E poi tuffi, gruppetti di adolescenti ma anche coppie che, dopo la rinfrescata, si stendono al sole. Giovani e persone mature, praticamente tutti con accento straniero.
La scena vista ieri in zona Tempio Voltiano è la stessa che si ripete da tutta l’estate, nonostante i cartelli che indicano il divieto di balneazione, nonostante i numerosi morti – tutti giovanissimi – che in quelle acque hanno perso la vita negli anni, nonostante il Cosia che scarica a pochissima distanza. Presa d’assalto la spiaggetta davanti al Tempio, così come la lingua di sabbia che si crea ogni volta che il lago cala di livello, proprio davanti allo sbocco del Cosia. I cartelli ci sono e il divieto è indicato in tutte le lingue, oltre alle immagini che non lasciano spazio a dubbi, i casi dunque sono due: o i turisti non vedono i cartelli, oppure se ne infischiano, perché «se lo fanno tutti, allora lo faccio anche io». Scambiando quattro chiacchiere con chi, ieri pomeriggio, era proprio lì, si è capito come entrambe le opzioni siano valide. «Veniamo da Tolosa – racconta una coppia di turisti francesi, mentre si asciugano dopo il bagno nel lago –, siamo consapevoli che qui la balneazione è vietata, anche se non sappiamo il perché. Abbiamo provato a spostarci più in là, ma non abbiamo trovato altre spiagge libere ma solo private, e quindi siamo venuti qui. Crediamo che stando a riva il lago non sia pericoloso, quindi abbiamo deciso di fare il bagno».
Una famiglia tedesca, invece, ha raccontato di non sapere del divieto, nonostante il cartello fosse a circa un metro da loro. «Abbiamo cercato su Google Maps e abbiamo visto che c’era un lido, ma a piedi era un po’ distante – spiegano i genitori, mentre la figlioletta nuota – questo è il primo posto che abbiamo trovato passando e ci siamo fermati direttamente, non sapevamo del divieto. L’acqua in effetti è un po’ sporca, lo abbiamo notato. A noi non piace fare il bagno, ma alla bambina sì».
«Io vengo sempre qui, non credo sia pericoloso – aggiunge anche una donna originaria del Marocco, la cui figlia è in acqua - è un bel posto. Io arrivo da Milano e ogni tanto vengo a Como. Non sapevo ci fosse il divieto, non ci ho mai fatto caso, credo che se si va al largo possa essere pericoloso, altrimenti no. Qui è come il mare, per i bambini è bello. Non conosco altre spiagge libere in zona. Ai bambini piace fare bagno nel lago, lo preferiscono anche alla piscina». L’ultimo commento è di un’altra famiglia francese. «Vietato? E perché non c’è la bandiera rossa, qualcosa di più evidente o controlli? Noi non abbiamo fatto caso ai cartelli – è il loro giudizio - abbiamo visto che tante persone stavano facendo il bagno e ci siamo fermati. Sappiamo che ci sono dei lidi, ma è un peccato che non ci siano spiagge libere. Crediamo che se i genitori controllano i figli mentre sono in acqua e restano vicino, non c’è pericolo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Davide Morgutti
6 mesi
ci sono i cartelli.ma non li abbiamo visti...io ero convinto che la carbonara si facesse con il bacon e non con il guanciale mah
Il Vero Umbri
6 mesi
In ogni caso dal tempio a Cernobbio sono assenti cartelli di divieto
Riccardo Benda
6 mesi
Basterebbe leggere e adeguarsi alle regole. Non credo servano altri commenti
c roberto
6 mesi
Già fare il bagno nel lago è disgustoso con la puzza che lascia addosso, poi se l’acqua è anche sporca…Meglio un bagno in meno ma fatto al mare.
Maxhighlander Maxhighlander
6 mesi
Lasciateli fare a questo punto. E se ci scappa il morto pace all'anima sua
emme emme
6 mesi
In tutte le interviste nessuno sembra rendersi conto che i pericoli non derivano solo dalla temperatura o dalle correnti, ma anche dall'inquinamento. Inquinamento che condiziona anche l'opportunità di realizzare una spiaggia libera sul lungolago. Ridicola la risposta dei francesi: la bandiera rossa si mette nei lidi e nelle spiagge comunque attrezzate, non su una semplice riva a lago di una città.
Brambillo Brambilla De Brambillis
6 mesi
La Cosa strana è che il lago non sia balneabile a Como nel 2024. L'unica soluzione è mettere un parapetto per impedire l'accesso alla "spiaggetta", in modo che chi volesse andarci la dovrebbe scavalcare, certamente decimando le presenze.
Robert Spungiròò Quello Vero
6 mesi
E qualcuno difende ancora questi zozzoni.... no...multe pesanti da rovinare la vacanza e vedi come imparano a leggere I cartelli. Eh sì perché per loro stessa ammissione i cartelli ci sono ma si sa....in Italia il turista è come la vacca in India. È sacro...
Andrea Nonimo
6 mesi
Tanto se si fa male qualcuno il Rapi darà la colpa a: la loro mancanza di buon senso, Bongiasca, il PD, i partiti, Don Giusto, i migranti, un assessore, fondazione Cariplo, i SUV ticinesi, etc
Tiziano Roncoroni
6 mesi
La colpa non è di chi si immerge ma della mancanza di controlli da parte dei vigili urbani che sono sempre assenti nonostante si sappia da anni che i turisti fanno il bagno al Tempio Voltiano
francesco pizzala
6 mesi
Il comune deve mettere cartelli ( come in val verzasca) belli grandi , in italiano , inglese , arabo , russo , tedesco ecc , con le foto dei volti , i nomi , i cognomi , l’età e un minimo di racconto della loro vita , dei deceduti spiegando come sono morti e come è facile morire nel nostro lago. Funziona.
Alex Luthor
6 mesi
Auguri a loro, se domani sarete malati non lamentatevi
di nazareth gesù
6 mesi
@la provincia fate un articolo sul tema praticamente una volta a settimana, da luglio a settembre. Vi chiedo: è normale, o legale, che le acque del tempio siano di qualità cosí infima, nonostante vengano depurate da como depur? Il Cosia in via castelnuovo è parecchio diverso da quello che entra nel lago, non ci avete mai fatto caso?
Mario Rossiold
6 mesi
In effetti tutti gli intervistati hanno dimostrato un QI notevolissimo.
Comense
6 mesi
Ma dragare la sabbia quando il lago è basso proprio no, eh? Ma non tanto per i bagnanti quanto per l'interramento progressivo della foce del Cosia che, prima o poi, porterà alle logiche conseguenze
bauhaus robert
6 mesi
impossibile fermare i bagnanti con questo caldo, il litorale con tanti accessi al lago da villa olmo a villa geno è lunghissimo. Al mare è la stessa cosa si è liberi di bagnarsi tranne che nelle aree portuali.
Alessio Tettamanti
6 mesi
Non c'è pericolo,ahahahah
Lara Sailos
6 mesi
Bè in primo luogo fare sopralluoghi e dare multe. L' amministrazione comunale può intervenire! Mi viene anche un po' da sorridere quando ci si scandalizza per il non rispetto del lago dei monumenti ecc se penso alle paratie che nascondevano la vista del lago .... Detto questo, le regole vanno rispettate e quando non accade è compito dell' amministrazione farle rispettare. Purtroppo non ci si può affidare al buon senso del singolo, che oltretutto si fa forte dell' impunità, tipica di questo Paese. Certe persone ahinoi si educano solo toccando loro il portafogli. Cordialità.
Raffaello Mascetti
6 mesi
Del resto i francesi reputano balneabile la Senna... Il Cosia, in confronto, è acqua potabile!
Cb 1908
6 mesi
Mi hai tolto le parole di bocca.
quattordici parole
6 mesi
Ahahha, scacco matto!