Coprifuoco alle 24
e nuove riaperture

Lunedì 17 il governo decide anche su ristoranti e bar al chiuso e matrimoni

Coprifuoco, ristoranti, matrimoni: il governo si riunisce lunedì 17 maggio per decidere le nuove riaperture con un doppio appuntamento: la cabina di regia politica nella quale farà il tagliando alle restrizioni in vigore con il possibile posticipo del coprifuoco a mezzanotte e la riunione dei tecnici dalla quale dovrebbero scaturire i nuovi parametri per definire le fasce di colore delle regioni.

La linea delle riaperture con prudenza

L’esecutivo del presidente del Consiglio Mario Draghi intende proseguire con una ripartenza basata sui principi di gradualità e prudenza nonostante il pressing costante del centrodestra e di buona parte dei presidenti di regione. I numeri continuano a essere in miglioramento, come dimostrano i 6.659 casi e le 136 vittime nelle ultime 24 ore, dato quest’ultimo che non si registrava dal 22 ottobre, e la campagna vaccinale procede senza intoppi. Ma per non vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi, è il ragionamento che viene fatto dalle parti di palazzo Chigi, e per non dover procedere a nuove chiusure, è necessario muoversi con cautela.

Coprifuoco, centri commerciali e matrimoni

Lunedì dunque non dovrebbero esserci stravolgimenti rispetto alle ipotesi ampiamente circolate: il posticipo del coprifuoco, alle 23 o più probabilmente a mezzanotte, a partire dal 24 di maggio, la data per la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana (probabilmente già dal 22 maggio) e quella per la ripartenza del settore dei matrimoni e delle cerimonie (si è ipotizzato attorno al 15 giugno). Non è escluso, inoltre, che dal vertice possa arrivare anche l’indicazione per una nuova verifica delle misure a fine mese nel corso della quale valutare la possibile cancellazione del «tutti a casa» e affrontare il tema dell’utilizzo della mascherina all’aperto durante l’estate.

Ristoranti e bar

Da definire anche la riapertura dei ristoranti e dei bar al chiuso fissata per ora al 1 giugno. I ministri del centrodestra chiederanno di anticiparla al 24. La seconda questione riguarda l’apertura serale. L’ala aperturista chiede di prevedere subito che i ristoranti possano rimanere aperti anche la sera e non, come è previsto, dalle 5 alle 18.

Piscine e parchi tematici

In attesa di un nuovo via libera alle riaperture anche le piscine (aperte dal 15 maggio ma solo in esterna): la data fissata al momento è l’1 giugno come per le palestre. Chiedono di anticipare al primo giugno la riapertura anche i gestori dei parchi tematici per ora fissata al 1 luglio.

Nuovi parametri per definire le zone

E lunedì non ci sarà solo la cabina di regia politica. È previsto un incontro tra regioni, tecnici dell’Istituto superiore di Sanità e ministero in cui dovrebbe arrivare il via libera ai nuovi parametri per l’attribuzione delle fasce, che dovrebbero passare da 21 a 10-12. Resterà tra gli indicatori del rischio l’Rt calcolato sui casi sintomatici, ma non rappresenterà più un automatismo che fa scattare il cambio di colore, come avvenuto finora: è il compromesso raggiunto tra chi lo voleva cancellare del tutto (le Regioni) e chi, invece, lo ritiene ancora fondamentale per fotografare l’andamento dell’epidemia (ministero della Salute e Iss). A determinare le 4 fasce di colore dovrebbero essere l’incidenza dei casi su 100mila abitanti (con 250 si va in rosso, con 150-250 in arancione, con 50-150 in giallo e con meno di 50 in bianco) e l’Rt ospedaliero.

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