Da casa al lavoro, trasporto condiviso. La sperimentazione di Turate fa centro

Il progetto L’intervento di Luca Campanile (BusForFun) al convegno di Empower-Net. «Un servizio su misura è utile a tutti. Favorisce l’inclusione e aumenta l’attrattività aziendale»

Facilitare la mobilità da e per il luogo di lavoro, nella fase del tramonto dello smart working, si rivela essere uno degli elementi di attrattività delle aziende e «abbiamo riscontrato una evidente riduzione del turn over» ha detto Luca Campanile, fondatore e Ceo di BusForFun, intervenuto a Confindustria Como in occasione del convegno Empower-Net.

Il pomeriggio di lavori, giovedì scorso, è stato organizzato dalla cooperativa sociale Il Seme sul progetto di inclusione lavorativa che si è svolto nell’ultimo biennio che ha coinvolto 80 persone con disabilità e 70 imprese della nostra provincia.

Tra gli elementi fondamentali per il successo dell’integrazione sul luogo di lavoro c’è la garanzia del trasporto.

Le priorità

Tra le priorità di Empower-Net c’è infatti la creazione di sinergie industriali: lo sviluppo di opportunità di collaborazione tra aziende della stessa zona industriale per la condivisione di risorse, spazi e servizi.

In particolare il progetto ha sperimentato un trasporto capillare ma condiviso nella zona industriale di Turate dove sono state create delle corse con mezzi condivisi cercando di intercettare le necessità di imprese e dipendenti, per ottimizzare i viaggi casa lavoro. L’obiettivo era creare un sistema di mobilità inclusiva, per le persone con disabilità, ma in realtà di tratta di un cambio di logica che incontra la necessità di tutti e diventa un sistema di trasporto condiviso sostenibile perché si riduce il numero di auto circolanti.

«Un trasporto più efficiente e “su misura” per lavoratori e aziende è un benefit utile per tutti - ha spiegato Luca Campanile - siamo abituati a un sistema mobilità pubblico al quale ci si deve adeguare, mentre dovrebbe essere il contrario: è il sistema di mobilità che si deve adeguare anche ai cambiamenti in atto. La soluzione – suggerisce – è osservare il territorio, le risorse pubbliche che ci sono e integrarle con mezzi e tratte ad hoc per le imprese. In questo modo si aumenta il perimetro dove le aziende possono reperire personale, per esempio, e possono anche rispondere alle esigenze dei più giovani che spesso, in numeri crescenti, non conseguono la patente. Dall’esperienza che abbiamo raccolto, quando si è offerta la possibilità di un trasporto integrato e su misura che facilita il tragitto casa – lavoro il personale ha dimostrato una maggiore continuità». La ricerca di un lavoro vicino a casa, infatti, è una delle ragioni più frequenti di dimissioni.

La rete

L’idea di creare una rete di mezzi flessibili a disposizione delle imprese è nata all’interno dell’esperienza di Busforfun, mobility company veneziana che organizza autobus per eventi musicali e sportivi. Oggi è attiva anche nel settore del trasporto dipendenti per grosse aziende, spesso con trasporti ottimizzati anche per pochissime persone, ma strategiche per l’impresa.

Da questa esperienza che interpreta il modo contemporaneo di intendere la mobilità sostenibile, si è generata Flexymob, piattaforma che agisce per aggregare servizi di mobilità in un unico strumento pensato per rispondere alle esigenze prima dei grandi eventi e degli stadi e ora anche delle aziende con un gran numero di dipendenti spesso dislocati su una vasta area urbana.

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