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Giovedì 05 Ottobre 2023
Dall’ambiente alla mobilità: si chiama “Interreg” il futuro di questa regione
Gli scenari È il programma che sostiene la cooperazione transfrontaliera. Fissate quattro priorità strategiche per la tutela di un vasto territorio
Interreg avanti tutta. Durante l’ultima assemblea generale si è fatto il punto di quanto seminato e anche degli impegni dei prossimi anni.
L’ha ribadito durante la relazione il segretario Francesco Quattrini: «Regio Insubrica continuerà ad attivarsi per la tutela dell’ambiente, delle sue acque, della mobilità sostenibile cosi come in favore della prevenzione e della gestione coordinata delle catastrofi, siano esse dovute alla natura o all’intervento dell’uomo, con lo scopo di tutelare la sicurezza dei suoi abitanti.
In questo contesto proseguirà a fornire il suo contributo nell’ambito della programmazione Interreg Italia-Svizzera 2021-2027».
Programmazione che è strumento strategico e finanziario per la cooperazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera. L’apertura del prossimo round è stata illustrata dall’Autorità di Gestione del Programma di Cooperazione Italia-Svizzera Monica Muci.
I fondi
Oltre 140 milioni per il programma 2021-2027. Ora l’attenzione è rivolta al piano attuale per il quale è prevista una dotazione complessiva di 145 milioni di euro. Di questi 82 milioni sono assicurati dall’Unione Europea, 40 dalla Confederazione (di cui una decina proviene dai tre cantoni interessati) e 20,5 da Roma.
Il Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021-2027 è stato approvato dalla Commissione Europea il 5 dicembre 2022. Si propone di favorire gli investimenti sul territorio nell’ambito di quattro priorità strategiche e dell’obiettivo specifico Interreg: un’Europa più intelligente e competitiva; più verde; più connessa; più sociale e inclusiva, senza dimenticare una migliore governance. Quali sono le risorse? Per il primo caso, 17.498.668 euro italiani e 6.921.332 in Svizzera. Per un’Europa più sociale e inclusiva rispettivamente 36.026.670 e 14.249.800. Per l’impegno sul verde, 27.792.003 e 10.992.703. Per la connessione migliorata, 13.381.334 e 5.292.783. Infine, per la governance, 8.234.668 e 3.257.097.
I prossimi passi indicati sono i criteri di selezione delle operazioni finanziate dal Programma, l’approvazione del Comitato di Sorveglianza e il lancio degli avvisi di finanziamento.
A questo proposito, bisogna anche ricordare i due tipi di progetti. Il contributo Fesr medio va da 600mila a 1.200.00 euro. Ci sono poi progetti di entità minore, come da 50mila a 100mila con una durata massima tra i 15 e i 18 mesi.
Evento finale
L’evento finale del Programma Interreg Italia-Svizzera si è intanto svolto a Milano pochi giorni dopo Stresa. In quell’occasione l’assessore regionale Massimo Sartori ha guardato prima indietro: «Con oltre 160 milioni di euro di finanziamento complessivi siamo riusciti a raggiungere risultati importanti, mettendo a fattor comune percorso e obiettivi. La progettazione ha creato rapporti tra i due paesi e tra coloro che hanno raccolto bisogni e soddisfatto interessi reciproci, riuscendo a fare sintesi nonostante difficoltà e problematiche aperte». Poi si è pensato al secondo round.
Un metodo di lavoro collaudato, e che dà frutti, si è ribadito.
Il Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg Italia Svizzera promuove da più di 30 anni la cooperazione nell’area di confine che comprende le quattro province lombarde di Como, Sondrio, Varese e Lecco, tre Cantoni Svizzeri, Ticino, Grigioni e Vallese, 4 province piemontesi (Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli), la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Provincia Autonoma di Bolzano.
Oltre alle risorse europee e nazionali italiane, la Regione Lombardia ha stanziato risorse per oltre 2,5 milioni di euro: servono a finanziare nuove attività progettuali di capitalizzazione in “overbooking” e al contempo ad assicurare la rendicontabilità del 100% delle risorse stanziate dalla Commissione Europea. Bisogna infatti rispettare i target previsti dall’ente.
Sempre la Regione ha ricordato in quest’occasione come Svizzera e Italia collaborino direttamente a livello intergovernativo sulla base degli accordi bilaterali stipulati con l’Unione Europea che regolano la libera circolazione delle persone e la cooperazione a livello politico, economico e culturale: «Tra questi la Dichiarazione congiunta tra la Regione Lombardia e la Repubblica e Cantone Ticino di approvazione della roadmap sulle materie transfrontaliere di interesse comune (2018), che delinea un modello di collaborazione e dialogo politico-tecnico, le priorità comuni e la progettazione comune per la soluzione di problemi e le tematiche condivise per lo sviluppo dell’area transfrontaliera. Il confine tra Italia e Svizzera è lungo 744 km. In quest’area vivono circa 4,4 milioni di persone, di cui 890.000 in Svizzera e 3,54 milioni in Italia».
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