Cronaca / Como città
Mercoledì 30 Novembre 2022
Dipendente pubblica in malattia, ma lavorava in nero nello studio medico. «Pagata dalla dottoressa comasca»
L’inchiesta Dipendente dell’obitorio di Saronno segretaria per lo studio medico. Gli investigatori: «I falsi certificati medici non erano un caso, ma una prassi ormai consolidata»
Il coniglio di cioccolato e una busta con un extra (in nero) riconosciuto alla “segretaria” fantasma. Dalle carte dell’indagine costata la sospensione dal servizio di una dottoressa comasca, spuntano i retroscena di una gestione quantomeno curiosa dello studio medico convenzionato con l’Ats Insubria e finito sotto inchiesta.
Maria Anna Fazio, 65 anni, camice bianco nata e residente in città, e il suo collega di studio, Fiore Santucci, avrebbero utilizzato regolarmente come segretaria - retribuita in nero - una dipendente dell’ospedale di Saronno. Operatrice pubblica che per poter fare da segretaria nello studio Santucci-Fazio si metteva in malattia (grazie ai certificati, falsi secondo l’accusa, firmati dagli stessi medici). È una delle ipotesi d’accusa che la magistratura di Busto Arsizio muove alla professionista.
Nel corso dell’indagine condotta dai carabinieri del nucleo operativo di Saronno, e che ha portato a due arresti per corruzione all’interno dell’obitorio dell’ospedale varesino, gli investigatori sono inciampati nei presunti falsi contestati alla dottoressa comasca, alla quale il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio contesta una «palese indifferenza mostrata ai doveri scaturenti dalla funzione rivestita» e una «personalità spregiudicata manifestata nel corso dell’intera vicenda».
Tangenti all'obitorio, le immagini delle mazzette
I carabinieri di Saronno per mesi hanno monitorato l’attività dello studio medico Santucci-Fazio. Sia con pedinamenti e appostamenti, ma anche intercettazioni. Come quella del 5 febbraio dello scorso anno, quando Maria Anna Fazio telefona a Sabrina De Carlo, dipendente dell’obitorio di Saronno, per domandarle se fosse in studio.
- Sabrina, ciao. Tu sei in studio per fare le cose di Fiore?
- Sì
- ...c’è un caso strano, un giovane.. era in malattia fino a lunedì, poi è morto il papà. Siccome è in ballo con camera mortuaria, parenti, pompe funebri mi diceva: se mi chiude la malattia non ho lo stress del medico fiscale.. io gli ho detto: guarda che il medico fiscale non sta girando... però proviamo a chiuderla. Oppure l’intercettazione dell’aprile 2021, quando De Carlo ringrazia il medico comasco per il regalo ricevuto in occasione delle festività pasquali: «...dentro la busta mi sono stupita, grazie! ... non me l’aspettavo». Secondo gli investigatori nessun dubbio: si trattava di una somma di denaro, corrisposta quale compenso per l’attività prestata in studio.
Pericolo di reiterazione del reato
E dopotutto sul cellulare della dipendente dell’ospedale di Saronno, nella rubrica telefonica, i carabinieri hanno trovato numerosi contatti salvati come “pz Anna” o “pz Fiore” dove - sospettano gli investigatori - per pz si intende paziente.
Il gip di Saronno ha sospeso dal servizio entrambi i medici per un anno in quanto c’è il pericolo di reiterazione dei reati «tenuto conto dell’estrema gravità dei delitti» consistenti, «della dimestichezza nella commissione degli stessi» ma anche «della personalità manifestata, non avendo, , mai mostrato il minimo segno di resipiscenza a fronte delle condotte criminose poste in essere».
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