Disastro treni, studenti sempre in ritardo

Scuola Bilancio dopo le prime settimane: il problema si è aggravato invece di attenuarsi. Famiglie esasperate. I presidi: «Disguidi continui, situazione difficile. C’è chi chiede un permesso di entrata posticipata per tutto l’anno»

Continui ritardi e soppressioni, con conseguenti cambi di programma dell’ultimo minuto che causano gravi disagi sia agli studenti che ai pendolari, tra i quali ci sono anche docenti e operatori scolastici. Se quest’anno, con l’inizio delle scuole, non sono stati segnalati problemi con i bus, diversa è la situazione sulla linea ferroviaria Como Lago-Milano Cadorna, dove i guai sono all’ordine del giorno. A dirlo sono i ragazzi stessi, costretti a continue entrate in ritardo da dover giustificare. Senza contare il fatto che, nel momento in cui viene cancellato un treno, quello successivo è ovviamente pieno, tant’è che qualcuno non riesce nemmeno a salire.

A tre settimane dall’avvio delle lezioni, però, le famiglie non hanno intenzione di stare con le mani in mano e, anzi, si stanno già muovendo per far sentire la propria voce. Significativo è il caso del liceo Giovio, dove gli studenti si stanno organizzando, mettendosi in contatto anche con i ragazzi di altre scuole, per capire il da farsi.

Disguidi continui

«Sia i ragazzi che i genitori mi stanno segnalando disguidi continui, dovuti alla soppressione dei treni e i ritardi – conferma il preside Nicola D’Antonio -. Quest’anno i bus sembrano avere meno problemi, ma i treni assolutamente no. Ho ricevuto una mail con sei pagine di firme di utenti del Giovio che portano questa segnalazione, in totale si parla di 180 persone che prendono i treni delle Nord. Non solo ragazzi, ma anche prof. Stiamo autorizzando tanti ragazzi a entrare anche dopo le 8.30: alcuni vanno in stazione per prendere il treno delle 6.40 che poi viene soppresso e quindi si ritrovano comunque in ritardo». Anche questa settimana ha avuto un inizio difficile in tema trasporti: lunedì per lo sciopero e ieri mattina per almeno due soppressioni dei treni diretti uno a Como Lago e l’altro a Milano Cadorna, tra le 7.50 e le 8.20, con conseguenti attese dai venti minuti a salire.

Le richieste

«Da noi molte famiglie hanno chiesto un permesso di entrata posticipata per tutto l’anno – spiega la preside della Ripamonti Gaetana Filosa – al momento non li sto autorizzando, ma li sto invitando a giustificare di volta in volta il ritardo per motivi di trasporto». Proprio ieri, tra l’altro, è arrivata la comunicazione a tutti i dirigenti scolastici circa l’avvio dei lavori alla stazione di Como Borghi che, dal 7 ottobre, comporteranno modifiche all’orario e alla tratta, probabilmente fonte di altri disagi per chi generalmente arriva fino al capolinea. «In generale, gli studenti che arrivano con il treno sono sempre un po’ in ritardo, anche stamattina (ieri, ndr) è capitato – ammette Nora Calzolaio, preside del Pessina -. Noi diamo 5/10 minuti di permesso permanente per l’entrata in ritardo. Un problema che non è nuovo, ma ultimamente ho saputo di treni soppressi all’ultimo momento». Qualche ritardo anche al Ciceri e al Volta. «Nell’ultima settimana ce ne sono stati, anche se da noi la maggior parte dei ragazzi arriva con bus o l’aliscafo – sottolinea il preside del Volta Angelo Valtorta -. Con il treno ne abbiamo ma non tantissimi, quindi si sente meno. Molti, tra l’altro, arrivano presto, fanno colazione e poi entrano in classe». Strategia che, purtroppo, non sempre funziona.

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