Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Mercoledì 19 Luglio 2023
Droga sotto la pianta, pusher smascherato e portato al Bassone
Olgiate Trovato un bivacco nell’area denominata Monte Sinai. Il marocchino aveva sostanze per oltre diecimila euro
Nascosto nel bivacco dello spaccio, nei boschi di Olgiate Comasco nell’area che prende il nome di Monte Sinai, aveva occultato un grosso quantitativo si sostanza stupefacente, per un valore complessivo ben superiore ai 10 mila euro. Non era da solo, ma in compagnia di un complice dedito come lui all’attività di spaccio. Quando i carabinieri della stazione di Olgiate, con i colleghi degli Squadroni Eliportati “Cacciatori”, hanno però fatto capolino tra gli alberi, uno dei due è riuscito a scappare facendo perdere le proprie tracce, mentre il secondo pusher è stato fermato, identificato e arrestato.
La segnalazione è stata girata al pubblico ministero di turno in procura, il dottor Giuseppe Rose, che ha optato per la traduzione in carcere del sospettato che nelle prossime ore verrà sentito nell’interrogatorio di convalida dal giudice delle indagini preliminari di Como. In manette, al Bassone, è finito Nabil Ammar, 29 anni, nato in Marocco e in Italia senza fissa dimora. Il bivacco era stato posizionato nel bosco, sotto a un grosso albero dove era stato collocato anche lo stupefacente. Nelle mani dei militari dell’Arma – in una operazione che è andata in scena nel pomeriggio di lunedì – sono rimasti più involucri di cellophane contenenti diverse tipologie di droga.
La pesatura della sostanza ha poi permesso di quantificare 102 grammi di sola cocaina (un volume importante, dunque), ma anche 35 grammi di eroina, 49 grammi di hashish, il tutto accompagnato da 570 euro in banconote che gli inquirenti ritengono essere il provento dell’attività di spaccio. Sul posto, all’interno del bivacco che è poi stato geolocalizzato e smantellato, sono stati recuperati un bilancino di precisione per il confezionamento delle dosi e quattro telefoni cellulari, compreso uno smartphone. I telefoni verranno ora analizzati alla ricerca di eventuali indizi che possano portare a ricostruire l’attività di spaccio che veniva condotta tra gli alberi dei boschi di Olgiate Comasco. Nello stesso tempo prosegue anche la caccia al complice che è riuscito a sottrarsi alla cattura.
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