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Cronaca / Como città
Mercoledì 07 Agosto 2024
Due settimane di caldo senza tregua: «Sembra strano, ma dovremo abituarci»
Meteo Condizioni molto particolari da fine luglio in poi: temperature tropicali e forte umidità. Gli esperti: «Scenario sempre più frequente. Evitata la siccità grazie alle piogge dei mesi scorsi»
Un’ondata di caldo non può più essere considerata un’anomalia, ma è destinata a diventare un trend consolidato. Gianluca Bertoni, ingegnere ambientale e meteorologo varesino, spiega che «un caldo così intenso come quello delle ultime due settimane ora è un’anomalia, ma diventerà uno scenario sempre più frequente».
Sono diversi giorni che stiamo assistendo a giornate e notti tropicali, MeteoSvizzera ha parlato di una canicola record sottolineando che una durata simile si era registrata solo nel 1864.
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«Non era mai accaduto prima che per così tante notti la temperatura non scendesse sotto i 20°», spiega Bertoni. Nel dettaglio, una giornata è “tropicale” se la massima supera i 30°, mentre in una “notte tropicale” accade che la minima non scende sotto i 20°: entrambe condizioni che si sono verificate nella zona del Comasco.
Mattia Gussoni, meteorologo de IlMeteo.it, fornisce un dato che parla da sé: «Le temperature di questi giorni sono ben 5-6 gradi oltre la media climatica, che a Como si aggira intorno ai 26-27 gradi».
Le ragioni dell’ondata di calore
Ma cosa rende questa ondata di caldo diversa dalle altre? La differenza parte dalla forma dell’anticiclone: «Quest’anno l’Italia è investita un promontorio anticiclonico, mentre in passato prevaleva la forma a cuneo». Se prima gli anticicloni «facevano un giro più lungo e avevano il tempo di mitigarsi sopra l’oceano», quest’anno le correnti calde arrivano direttamente dal Nordafrica. Tutto lineare, se non fosse per un dettaglio: di solito gli anticicloni “a promontorio” portano un’aria più secca.
Ma allora da dove proviene tutta quest’umidità? La risposta è nei fiumi, nei laghi e nella vegetazione che caratterizzano il Comasco. «Con le piogge di maggio e giugno - dice Bertoni - i bacini idrici hanno ricevuto molta acqua, che ora sta evaporando e aggiungendo umidità all’aria». Le piogge che inizialmente facevano intravedere un’estate fresca hanno avuto un ruolo importantissimo nella prevenzione della siccità: secondo l’esperto varesino «siamo stati fortunati, perché le piogge hanno ripianato buona parte del deficit idrico e ci hanno coperto le spalle da scenari di siccità». Anche Gussoni conferma che «il rischio siccità quest’anno è stato scongiurato» e, in effetti, il verde delle montagne e dei prati parla da sé.
A Como l’ultimo giorno di precipitazioni consistenti è stato il 13 luglio (47mm): «È da circa un mese che l’anticiclone si è spinto verso le nostre zone - spiega Bertoni - e se in giugno le piogge sono state così insistenti è perché eravamo scoperti. Ora invece siamo protetti dalle perturbazioni da ovest».
Le previsioni
Cosa succederà nei prossimi giorni? I comaschi dovranno aspettarsi ancora un tempo simile a quello attuale, con massime sopra i 30 gradi e notti tropicali.
Attenzione però ai fenomeni estremi: «Quando fa caldo - spiega Gussoni - aumenta l’energia potenziale in gioco, evapora più acqua e scoppiano temporali particolarmente forti».
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