Festa dei nonni anche nelle Rsa: ecco due “portalettere” speciali

La storia Ogni mattina con la loro borsa piena di buste raggiungono Villa Celesia e il Focolare in Valle Intelvi

Sono bianche, tutte uguali da fuori, ma dal contenuto più disparato. Tra le lettere contenute nel borsone di un postino non ci sono solo avvisi e bollette, ma anche ricordi, pensieri e auguri. Lo sanno bene Emiddio Ripa e Giorgio Sabella, ormai soprannominati i “portalettere dei nonni”.

Ogni mattina, con la loro borsa piena di buste, raggiungono le due case di riposo di Villa Celesia, in città, e Il Focolare, nell’alta valle d’Intelvi, per recapitare la posta degli anziani che vi alloggiano.

Emiddio è uno dei 60 addetti alle consegne in servizio nella città di Como. Parte tutti i giorni dal centro di recapito di Via Gallio. «Essere il postino di Villa Celesia mi fa capire quanto è importante il nostro ruolo di connessione fra le persone - racconta Emiddio - gli anziani ospiti infatti ricevono lettere e cartoline o ancora settimanali da leggere o con cui intrattenersi facendo parole crociate e cruci puzzle». Essere postino durante la Festa dei nonni, significa vestire più che mai i panni di un’ambasciatore d’affetto, oltre che via di contatto con il mondo al di fuori della Rsa.

Lo racconta anche Giorgio, l’altro “portalettere dei nonni”, che parte dal centro postale di Menaggio per raggiungere, fra le altre località, quella di Lanzo, dove si trova la Rsa Il Focolare. «Gli ospiti aspettano con gioia la posta e alcuni di loro aspettano anche me per scambiare qualche battuta» riferisce il postino. «Il signor Sergio (nella foto ndr), che nella sua gioventù è stato anche portalettere, è amante come me di motori, quando ci vediamo parliamo di Formula Uno, che è una passione che ci accomuna ed è stato felicissimo quando gli ho regalato un modellino di auto da aggiungere alla sua collezione» conclude Giorgio.

E così stamattina, in occasione della Festa dei nonni, Emiddio e Giorgio sono partiti come ogni mattina, ma con una borsa più ricca del solito, non solo di lettere, ma anche di gioia.

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