Furti e rapine, ora finisce in cella. Aveva colpito persino in chiesa

Ponte Lambro Sette diverse contestazioni fino all’assalto in stazione a Caslino: al Bassone trentenne di Ponte Lambro

Sette diverse contestazioni della Procura tra furti, tentati furti e tentate rapine in poco più di tre mesi, tutti concentrati tra il mese di luglio e il primo giorno di ottobre quando andò in scena un episodio cruento (in stazione a Caslino d’Erba), che ha convinto il pubblico ministero a chiedere una misura cautelare in carcere. Posizione, quella appena espressa, avallata dal giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo che ha firmato l’ordinanza al Bassone eseguita nelle scorse ore.

In manette è finito Samuele Modolo, 31 anni di Ponte Lambro, incastrato da una indagine della stazione dei carabinieri di Erba che ha riguardato più episodi concentrati in un’area geografica abbastanza ristretta.

Partiamo in questo caso dalla fine, ovvero dagli ultimi due capi di imputazione che sono anche quelli per cui il pm ha chiesto la custodia cautelare in carcere. Il primo giorno di ottobre dello scorso anno, infatti, una signora che era a bordo di un treno per Asso in transito dalla stazione di Caslino d’Erba, era stata sorpresa alle spalle. Il malvivente, che era poi scappato a piedi, le aveva strappato la borsa contenente anche soldi e documenti.

La scena era però stata vista da alcuni cittadini che erano pure loro sul treno e che avevano inseguito il ladro recuperando la borsa. La vittima, una signora di 69 anni residente a Cesano Maderno nel Monzese, aveva anche cercato di “giustificare” il ladro, dicendo che la borsa «non l’aveva strappata troppo forte». Ma questo appena riferito era solo l’ultimo di una serie di episodi che solo pochi giorni prima, il 27 settembre alla Coop di Mariano Comense, avevano riguardato anche una cruenta tentata rapina di alcolici per circa 85 euro. Alcuni clienti erano stati spintonati dal ladro (cadendo rovinosamente a terra) che aveva agito così per guadagnare la fuga, venendo comunque bloccato poco dopo dai dipententi dell’attività commerciale.

La serie di furti era invece iniziata con un colpo in chiesa ad Alserio il 2 luglio. Una donna che assisteva alla messa, era stata derubata della borsa che aveva lascito anche in questo caso sulla panca. Gli altri colpi finiti nell’ordinanza (tutti tentati) erano invece avvenuti nei supermercati dell’Erbese e della Brianza Comasca, il 13 luglio all’U2 di Lurago d’Erba (nello zaino del sospettato erano finite bottiglie di alcolici per 51 euro), il 30 luglio al Gigante di Mariano Comense (136 euro tra gin, brandy e amari), il 6 agosto a Erba al Bennet (ancora gin per altri 72 euro) ed infine ad Arosio all’U2 il 14 agosto, con ulteriori 100 euro di liquori.

Il trentunenne di Ponte Lambro si trova ora in carcere come disposto dal giudice su richiesta della Procura di Como. Nelle prossime ore verrà interrogato e potrà fornire la propria versione di quanto gli viene contestato.

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