Gabrigol: «Sono felicissimo». Paz: «Sei un simbolo del Como»

Calcio In conferenza Kone, tornato a giocare dopo l’infortunio: «Sono al 100%. Siamo stati dei pugili: abbiamo aspettato e poi colpito»

Gabrielloni a fine partita ha detto: «Una gioia incredibile, è stata anche un po’ una liberazione. Lo aspettavo, non è facile stare fuori, finalmente è arrivato. Stavolta abbiamo avuto anche un po’ di fortuna in più. Sono contento di aver aiutato la squadra, ci mancava tanto la vittoria. Siamo felicissimi .E’ una bella gioia aver fatto gol qui a Como. Sono felicissimo, ci mancava tanto la vittoria. Oggi abbiamo dimostrato di essere una grande squadra e un grande gruppo. Non era facile contro la Roma, siamo contenti».

Nico Paz, invece, a fine partita, ha detto: «E’ da tanto tempo che meritavamo una serata così per come stiamo giocando e soprattutto per la nostra gente. Complimenti a Gabrielloni che rappresenta un simbolo per questa squadra».

Il ritorno di Kone

E poi anche Kone che, tornato in prima squadra, è rientrato e ha dato un ottimo apporto in termini di energia e sostanza. Il lungo infortunio è ormai alle spalle e non è stato facile: «Mi sento bene, sono contento. Ho vissuto giorni peggiori di questo – commenta il centrocampista ivoriano – ma ora ho recuperato e sono al 100%». Una vittoria difficilmente pronosticabile alla vigilia contro una Roma in forma. Come si spiega? «La parte importante, quella che conta davvero, è l’aspetto mentale. Sapevamo che ci sarebbero stati momenti difficili, anche nel corso della partita e così è stato. Ma abbiamo affrontato i giallorossi con una mentalità vincente. Come dei pugili, abbiamo saputo aspettare il momento giusto per colpire. E l’abbiamo fatto giocando sempre il nostro calcio.

La vittoria aiuta anche in classifica: «Noi abbiamo sempre continuato a lavorare, anche nei momenti duri. Il mister ha un’idea di gioco in cui crediamo tantissimo, tante cose non sono girate per il verso giusto in questi tempi. Ci siamo meritati questa vittoria. Che non ci cambierà, se non in meglio: siamo ancora più carichi e pieni di entusiasmo, continueremo a percorrere la nostra strada».

E il ritorno in campo, com’è stato? «Il mister, a me e a Gabrielloni, ha chiesto di portare energia in campo. L’infortunio al ginocchio è stato lunghissimo, avevo voglia di riscatto e di riprendermi tutto. Ma era una gioia che volevo condividere con i compagni, non da solo: per questo sono entrato in campo mettendo a disposizione della squadra e dei compagni le mie qualità».

Hermoso

Dopo le vittorie con Lecce e Braga, la Roma è tornata a perdere. Dopo il match, ha parlato il difensore giallorosso Mario Hermoso, schierato all’ultimo dopo l’impossibilità di Mats Hummel a scendere in campo: «Sono situazioni che si ripresentano nel corso di questa stagione. Ci sono partite come questa in cui non riesci a sbloccare, quando meriteresti perché hai creato diverse occasioni come nel primo tempo. Poi nel secondo tempo non riesci a capire l’importanza di non prendere gol e di difendere forte».

Non c’è stata, insomma, la svolta vera: «Ma dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, anche perché in larga misura è dipeso da noi. Adesso non resta che guardare avanti per riprendere a giocare un calcio che ci consente di avvicinarci di più alla vittoria. L’obiettivo deve essere quello di andare più lontano possibile nelle tre competizioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA