Cronaca / Como città
Venerdì 26 Agosto 2022
Gas, cattive notizie: rincari in bolletta anche del doppio. Enerxenia: «L’unica è ridurre i consumi»
La crisi Le stime dei mercati preannunciano aumenti. Per 100 metri quadri si spenderanno da 900 a 1.500 euro. L’ad della società comasca: «Ma se la situazione internazionale dovesse placarsi vedremo i prezzi scendere più in fretta»
Per i comaschi la luce, tra l’ottobre del 2021 e settembre 2022, è già aumentata del 91% e il gas del 71%, nonostante gli interventi messi in campo dal governo. Negli ultimi tre mesi dell’anno senza nuove misure le bollette del gas saliranno del 100%. Così almeno suggeriscono i mercati. Gli scenari internazionali non sono affatto confortanti, ogni famiglia ha già pagato in media più di mille euro per la corrente.
«Sono, però, stime - spiega Giovanni Perrone, amministratore delegato di Acel Energie presente a Como con lo storico marchio Enerxenia –. Ad oggi non sappiamo quanto pagheremo tra ottobre e dicembre. Prima della pausa estiva l’autorità nazionale ha deliberato un nuovo indice per il prezzo del gas. Semplificando prima questo indice si formava sui mercati. Dunque, ad esempio, se Putin annunciava la chiusura dei rubinetti del gas, le quotazioni alle stelle provocavano un aumento dei prezzi reali sulle bollette. Senza che poi magari i rubinetti venissero chiusi davvero. Oggi invece l’indice viene calcolato ex post, a fine mese, vedendo se l’offerta ha coperto la domanda. È una misura che ci tutela. Inoltre l’indice adesso è mensile e non più trimestrale. Questo significa che se la situazione internazionale dovesse placarsi vedremo i prezzi scendere più in fretta, senza dover attendere tre mesi».
Questo calcolo infine è diventato nazionale e non più europeo, prima il riferimento era la borsa di Amsterdam. Borsa dove ieri il prezzo del gas ha sfondato i 300 euro per megawatt ora. Un record da far tremare le gambe. «Stiamo ai fatti, oggi sappiamo che un metro cubo di gas costa poco più di un euro – dice ancora Perrone –. I mercati in base alle quotazioni stimano che tra ottobre e dicembre il prezzo salirà a tre euro. Ma è una previsione, un prezzo certo lo sapremo a fine ottobre».
Se il gas al metro cubo passa da uno a tre euro non significa che le bollette triplichino. Ci sono delle componenti fisse, in media sempre stando alle previsioni l’aumento sarà pari come detto al 100%. A Como, preso un nucleo familiare da quattro persone in un’abitazione da cento metri quadrati, il consumo nei mesi invernali lo scorso anno si è aggirato attorno a 450 euro tra novembre e dicembre e attorno a 750 euro tra gennaio e febbraio. Il raddoppio porterebbe le bollette a 900 e a 1.500 euro. Non c’è modo di tutelarsi?
Sostituire le caldaie?
«No, alcuni nostri clienti comaschi sono fortunati – dice Perrone - perché hanno sottoscritto di recente, prima della crisi, contratti che hanno bloccato fino a fine anno i costi. Ma i termini scadono per tutti, indipendentemente dalle società e dalle aziende pronte a offrire nuovi pacchetti. La verità è che dobbiamo ridurre i consumi. È l’unica strada. Bisogna sostituire subito le vecchie caldaie, le nuove macchine portano a risparmi fino al 30%. O comunque prenotare già ora la manutenzione, l’accensione dei riscaldamenti al 15 ottobre è dietro l’angolo. E ancora mettere dietro ai termosifoni dei pannelli riflettenti, sistemare gli infissi. Per la corrente mettere le luci a led prima del cambio dell’ora legale. Dobbiamo essere pronti da novembre a rinunciare ad un grado in casa, quanto a questo finale d’agosto meglio spegnere il condizionatore».
© RIPRODUZIONE RISERVATA