Gli Amici di Como rispondono a Rapinese: «Sia sincero: ora si scusi con 150 aziende che hanno fatto il bene di Como»

La polemica Il presidente Tessuto ribatte alle accuse mosse dal sindaco «Fatto tantissimo per la città. La scelta di non partecipare? Dignità»

«Il sindaco credo debba scusarsi con 150 aziende socie di Amici di Como». Usa queste parole il presidente dell’associazione Alessandro Tessuto per rispondere al sindaco Alessandro Rapinese che, nel commentare il trasloco a Cernobbio della “Città dei Balocchi” aveva sferrato un attacco al raggruppamento di aziende, main sponsor dell’iniziativa Natalizia.

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Il primo cittadino ha usato frasi come «Più che gli “Amici di Como” mi sembrano amici del monopolio» e ancora «Amici di Como? Forse sono amici del loro evento, non della città. Ripeto: perché non hanno partecipato ai bandi? Più che amici di Como, mi sembrano nemici».

«Mi è simpatico, sia sincero...»

«Premetto che il sindaco mi è simpatico e siamo quasi amici - commenta Tessuto -. Ma lui se la prende con Amici di Como e, quindi, è contro di me perché ne sono il presidente». E aggiunge: «Vorrei ricordare al sindaco, che è abbastanza giovane per avere una buona memoria, che io e lui ci siamo incontrati sei volte a luglio per parlare della Città dei Balocchi e il 27 luglio, per la precisione, è venuto a cena a casa mia. L’ultimo incontro che abbiamo avuto si è concluso con lui che mi disse “entro due ore ti faccio sapere”. Nel frattempo con un comunicato stampa è emerso che aveva deciso di spacchettare i bandi». Una questione di forma, quella di non essere stato informato del cambio di rotta da parte dell’amministrazione, che il numero uno dell’associazione di imprenditori aveva già sottolineato a fine settembre, poco dopo la decisione della giunta di modificare l’organizzazione dell’evento natalizio.

L’imprenditore tessile va poi oltre ed entra nel merito dell’attacco sferrato dal primo cittadino: «Ci sono rimasto molto male perché lui parla di “Amici solo del loro monopolio”, ma dovrebbe ricordarsi che l’associazione ha sistemato la fontana di Villa Geno, la passeggiata a lago, una campata del Duomo di Como, messo a posto il molo con la statua di Libeskind, bella o brutta che sia (lo stesso Rapinese, all’opposizione, aveva promosso un referendum, ndr) e ancora donato tre ambulanze e ogni fine anno 1500 pacchi ai poveri tramite le parrocchie». E aggiunge: «Siccome mi è simpatico, vorrei che fosse sincero. Penso che debba chiedere scusa a 150 aziende socie di Amici di Como e alle associazioni di categoria che le hanno appoggiate, perché in questi anni hanno fatto sicuramente del bene a Como».

Il presidente del gruppo che di fatto rappresenta lo sponsor principale, anche dal punto di vista economico, della “Città dei Balocchi”, a Como per 28 anni, poi chiarisce il perché sia stato deciso di non partecipare comunque ai bandi singoli (casette, pista del ghiaccio, ruota panoramica fino a quello dell’albero andato deserto): «Qui non c’è un caso o una polemica da aprire, ma il problema è suo e soltanto suo. Il Consorzio non ha partecipato perché non ho voluto che lo facesse, per dignità, visto che il sindaco non mi aveva nemmeno avvertito della decisione dello “spacchettamento”. Al signor sindaco auguro ogni bene per la città di Natale a Como».

Eventi doppi e confinanti

Gli eventi natalizi promossi dall’amministrazione Rapinese, “Natale a Como”, dal 26 novembre all’8 gennaio. La “Città dei Balocchi”, invece, sarà a Cernobbio dal 7 dicembre all’8 gennaio.

Tessuto, infine, parla anche della questione traffico che per una realtà come Cernobbio, dove si trasferiranno i Balocchi, potrebbe essere problematico: «Negli anni sono venute a Como per la città dei Balocchi 2 milioni di persone. Il traffico a Como è stato compito dell’amministrazione comunale, come sarà compito di quella di Cernobbio regolare la viabilità a Cernobbio. Da un lato è più semplice, perché ci sono le gallerie e l’uscita dell’autostrada, mentre la via Regina vecchia sarà riservata probabilmente per i residenti».

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