I bleviani “confinati” in paese: dalla primavera non è possibile attraversare le gallerie a piedi per raggiungere Como

L’ordinanza Nuove regole in vigore da maggio per il transito sulla Lariana. Chi non ha l’auto deve usare i mezzi pubblici che, talvolta, non si fermano

Andare a Como, ma anche tornare dal capoluogo, a piedi? Non si può più e l’alternativa, se non si ha un’automobile o non si usufruisce di un (peraltro scarso) mezzo di trasporto pubblico, leggasi autobus o battello, addirittura solo in servizio stagionale estivo, è rimanere confinati in paese.

Il divieto

È questa dallo scorso maggio la situazione, decisamente paradossale, che vivono gli abitanti di Blevio, coloro i quali almeno (e, comunque, sono tanti) non si muovono con un’autovettura privata.

A far data da allora, infatti, l’amministrazione provinciale di Como ha emesso un’ordinanza contenente una serie di regole alquanto restrittive per quanti transitano a piedi sulla strada provinciale 583, meglio conosciuta come Lariana.

Nello specifico, l’atto impone che i quattro tunnel situati tra Como e Blevio, ovvero i tre di Blevio (rispettivamente, le gallerie Blevio I, Blevio II e Blevio III) e quello di Torno, per un tratto totale di circa 1500 metri, «per motivi di pubblica incolumità ed esigenze di carattere tecnico, a partire dal 18 maggio 2022» non possono più essere percorsi a piedi.

Non solo, il distanziamento minimo obbligatorio tra i veicoli che percorrono la strada deve essere di almeno cento metri, con l’ulteriore vincolo riguardante il divieto di sorpasso tra i veicoli.

Una situazione, come detto, quantomeno penalizzante per quanti non hanno l’auto privata, tanto più che (ne abbiamo parlato anche recentemente su queste colonne) spesso i, pur radi, autobus di linea lasciano a piedi i passeggeri poiché giungono a Blevio già carichi oltre il limite della loro capienza.

La passeggiata

«Come può fare, allora, la gente che desidera andare a Como, soprattutto se i mezzi pubblici non passano?», è la domanda che molti si fanno e che trova sfogo nelle parole di Andrea Dotti, in arte Momi, titolare dell’omonimo ristorante, il Momi - Riva Stendhal, di Blevio.

«I miei clienti a Blevio vengono in auto, ma chi non ha la possibilità di farlo? - l’interrogativo - E non si parla, ovviamente, solo di persone che si recano in un locale pubblico, ma anche di quanti hanno una più impellente necessità di recarsi (o tornare) nel capoluogo».

Anche Giorgio Gianatti (che, come Momi, è automunito ma non disdegna le classiche passeggiate a piedi) è quantomeno perplesso. «Fino ad alcuni mesi fa, era un vero piacere vedere molti pedoni che facevano la spola a piedi tra Como e Blevio, ma ora questo non è purtroppo più possibile e non vi sono alternative se non quella di utilizzare la bicicletta o il mezzo pubblico».

Una soluzione non pare vicina. «Il sentiero boschivo soprastante - continua Gianatti - è attualmente impraticabile e se pure è vero che si parla di una sistemazione, non tutti desidereranno attrezzarsi con abbigliamento montano per andare a Como».

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