Il maltempo aiuta l’influenza. I medici: «Al lavoro come d’inverno»

Salute «Un fatto davvero strano a fine maggio. Con queste temperature tanti bambini saranno per forza soggetti a patologie simil-influenzali»

Siamo arrivati quasi a giugno, ma c’è ancora l’influenza. I pediatri e i medici di famiglia hanno ancora gli ambulatori pieni di pazienti per infezioni e sintomi tipici della stagione invernale, malanni che in genere spariscono superati i mesi freddi. Colpa, raccontano i camici bianchi, dei cambiamenti climatici.

«Abbiamo pazienti che per accertamenti si rivolgono agli ospedali ed eseguono il tampone – racconta da via Borgovico il pediatra Mirko Lombardi – e che risultano positivi. Non tanto al Covid, ma all’influenza. Un fatto davvero strano a fine maggio. Con queste temperature tanti bambini, fintanto che il clima resterà così umido e piovoso, saranno per forza soggetti a patologie simil-influenzali. Stiamo lavorando a ritmi che di solito vediamo a gennaio».

Per quali tipo di disturbi? «Soprattutto febbre – spiega ancora il pediatra – ma anche vomito e dissenteria. I casi di Covid sono una piccola minoranza, detto che i test non vanno più di moda e quindi le diagnosi si sono ridotte. Tra i bambini piccoli inoltre è scoppiata la quinta malattia, in maniera davvero esponenziale. Si riconosce dal rossore e dalle macchie. Un fastidio che spesso si trasmette ai genitori che non hanno sviluppato questa forma durante l’infanzia e che può causare sintomi anche importanti». I pediatri segnalano ancora casi di streptococco, in circolazione da più di un anno con continuità e che a volte può provocare tonsillite e scarlattina.

E il lavoro non manca anche con i pazienti più grandi. Il bollettino settimanale che monitora le infezioni simil-influenzale nel nostro territorio è ancora colorato di giallo, una situazione di rischio intermedio non usuale alla fine di maggio. «Assolutamente – dice Lorenzo Giorato, medico di famiglia con lo studio in via Caniggia e responsabile provinciale scientifico della Federazione medici di medicina generale – Sono in aumento i casi di infezioni alle alte e alle basse vie respiratorie, un fatto del tutto inaspettato dato il periodo. Al congresso regionale abbiamo appena confermato l’andamento delle infezioni parainfluenzali, con rinovirus, virus sinciziale oltre a forme anche batteriche. C’è un ritorno, una risalita della curva anomala, soprattutto ma non solo nella pediatria. Tutti come ovvio diamo la responsabilità in particolare al tempo, al perdurante freddo e ai tanti sbalzi di temperatura».

Anche la Pediatria dell’ospedale Sant’Anna conferma di lavorare a ritmi invernali, con tanti bambini ricoverati per malanni più tipici della stagione fredda che si somma a tutti gli altri casi complessi trattati dagli specialisti del reparto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA