Il monologo choc di Olindo Romano: «Quando li ho uccisi? È stata una cosa normalissima. Raffaella? Se l’è meritata, sono contento»

La videoconfessione L’intero video in cui l’uomo condannato all’ergastolo per la strage di Erba si sfoga contro l’odiata Raffaella Castagna e rivendica la strage

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La Provincia vi propone la scioccante videoconfessione di Olindo Romano davanti a Massimo Picozzi, un video rimasto segreto per anni e di cui la maggior parte dei passaggi non sono mai stati mostrati. Almeno fino a quando la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi non hanno deciso di allegare quel video nella loro richiesta di revisione, la cui prima udienza del processo è fissata per venerdì 1 marzo a Brescia, in Corte d’Appello.

Abbiamo diviso la confessione in cinque diversi spezzoni: il movente, la scintilla, la strage, la sicurezza di farla franca e la totale assenza di rimorsi.

Nel primo spezzone della videoconfessione in carcere, il netturbino di via Diaz spiega nel dettaglio il movente del delitto, un odio covato in sei anni di liti e tensioni. Raffaella Castagna la chiama “quella bastarda su” e se la prende con i carabinieri, le istituzioni e il padre Carlo Castagna per non essere intervenuti.

«A Raffaella Rosa ha detto “te ne vai via nella bara”».

Nel video successivo Olindo Romano racconta com’è scoppiata la scintilla. Dopo una lite nel dicembre 2005, Raffaella Castagna è caduta durante una colluttazione con i vicini di casa. Quindi, in seguito a quella lite, li aveva denunciati. E il 13 dicembre, due giorni dopo la strage, i due coniugi di Erba dovevano comparire a processo proprio per quella denuncia. E sulla Castagna, Olindo Romano dice: «La fine che ha fatto se l’è meritata»

«Ci hanno denunciato ancora e lì non ci abbiamo più visto».

La dinamica della strage. Qui Olindo Romano racconto l’irruzione in casa Castagna: «Sono entrato prima io. La prima che c’era davanti era la Raffaella: un colpo, due colpi ed è caduta a terra secca. Dietro c’era la madre idem, secca anche lei. Mia moglie non l’ho vista ma è andata là e ha sgozzato il bambino». E sull’incendio rivela: «Abbiamo dato fuoco non per cancellare le prove, ma perché ci avevano detto che Raffaella faceva parte di una setta. Quando siamo arrivati lì mia moglie non aveva né mal di testa né niente. Io non ci credo tanto a queste cose qui, ma mia moglie pensava che le avesse fatto qualche maleficio. E allora l’unica cosa per sfuggire era bruciare tutto: così abbiamo dato fuoco».

Olindo: «Mia moglie è andata là e ha sgozzato il bambino».

I coniugi Romano erano convinti di poterla fare franca: «Alle conseguenze non avevamo pensato, perché pensavamo di farla franca. Perché se Frigerio fosse morto la facevamo franca. Saremmo andati avanti con la nostra vita normale, come abbiamo fatto quel mese. Anzi: si stava meglio. Quando siamo tornati abbiamo saputo che ce n’era uno ferito gravemente e a mia moglie ho detto: “speriamo muoia anche questo”. Non è morto, e siamo qua».

Olindo: «Se Frigerio fosse morto l’avremmo fatta franca».

La rabbia di Olindo Romano contro l’odiata vicina di casa, nell’ultimo video, è chiarissima. Parlando con Massimo Picozzi, dal carcere, l’uomo condannato all’ergastolo per la strage di Erba rivendica la soddisfazione di aver ucciso tutti: «Sinceramente io non provo alcun rimorso, neanche mia moglie» Rosa Bazzi «ne ha. Io la notte dormo tranquillamente. Non ho avuto nessuna sensazione quando li ho uccisi, per me è stata una cosa normalissima come quando uno ammazza un coniglio». E su Raffaella Castagna dice: «Se l’è cercata, sono contento»

«Nessun disgusto, è stato come uccidere un coniglio».

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