Il regno abbandonato di Mary Lory: «Proprietà privata, non interveniamo»
Albese con Cassano Dopo la morte dell’antiquario nel marzo 2023, gli oggetti sono accatastati. Il sindaco: «Non ci sono gli estremi per un provvedimento di sgombero per igiene o sicurezza»
Era poeta, filosofo, politico, giornalista, ristoratore, animatore, ma era conosciuto soprattutto come rigattiere negli ultimi anni. Personaggio fuori dagli schemi, Lorenzo Pontiggia (conosciuto come Mary Lory) è scomparso ad 82 anni nel 2023, da allora la sua casa sulla Como – Lecco rimane un momento di colore e di curiosità con tanti oggetti particolari in vista, ma sempre da allora sembra il tempo non sia passato con un giardino pieno di cimeli e qualcuno chiede informazioni e volendo non manca qualche lamentela sussurrata.
Chi era “Il Poeta”
“Il Poeta”, come veniva chiamato, ha avuto una vita incredibilmente piena di attività tra libri, politica e molto altro. Negli anni ha accumulato tanti oggetti, curiosi, bizzarri, affascinanti che poi vendeva, a volte, perché le contrattazioni con lui erano una sfida. Era particolare quanto collezionava e davvero in quella casa si può trovare di tutto. Alla richiesta di cosa accadrà dopo mesi dei tanti cimeli, il figlio Doreno raccontava già nel 2023: «Innanzitutto c’è tutta la parte burocratica relativa all’eredità che dobbiamo completare, a quel punto l’intenzione è di capire cosa c’è nella casa di mio padre e fare un inventario di quanto può essere poi messo in vendita. Credo potremmo fare un mercatino sulla provinciale». Da parte dell’allora sindaco si era data anche la disponibilità a collaborare per trovare una soluzione, contattato oggi il figlio preferisce non commentare su cosa accadrà al deposito.
Le motivazioni di Gaffuri
Il primo cittadino Alberto Gaffuri rimarca come il giardino sia privato: «Il Comune può intervenire direttamente se c’è un problema igienico sanitario e di sicurezza, in ogni caso deve esserci anche una certa urgenza. In questo caso non ci sono i presupposti che portino ad un provvedimento. Dopo la chiusura dell’attività sono rimasti questi suppellettili e oggetti nel giardino e probabilmente anche nella casa. Qualche intervento nel corso dei mesi è stato attuato».
Continua Gaffuri: «Non si parla di rifiuti ma di oggetti legittimamente accumulati, quindi per quanto riguarda il Comune non c’è un problema che possa portare a un provvedimento. Si parla soltanto al massimo di bellezza e ordine, con la necessità probabilmente di ridurne il numero».
Difficile da d’altra parte anche barcamenarsi in quell’incredibile deposito davanti all’abitazione del Poeta, oggetti che comunque passando dalla strada fanno anche scaturire un sorriso.
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