Il sindaco sul futuro del De Amicis: «Destinazione didattica e culturale»

Cantù Alice Galbiati «L’impegno elettorale era questo, in coerenza con le previsioni urbanistiche». «Area strategica per la città e la sua ripartenza. L’obiettivo è di individuare la soluzione più adatta»

Bene, dicono dall’Amministrazione comunale, se si potrà continuare a dare un indirizzo di formazione a quella che è sempre stata la collina del sapere: l’area che, per oltre un secolo, ha ospitato il collegio arcivescovile De Amicis, chiuso da qualche anno. Per questo il sindaco Alice Galbiati - Lega - e l’assessore all’istruzione e urbanistica Natalia Cattini - Fratelli d’Italia - accoglie con piacere le parole dell’assessore regionale Alessandro Fermi - Lega - delega a università, ricerca e innovazione, che riferiscono della volontà di provare a costruire un progetto che preveda nel comparto un Istituto tecnico superiore per il legno arredo e alcuni spazi universitari. Intanto, resta ad ogni modo aperta la valutazione, su cui il Comune dovrà prima o poi esprimersi, del progetto di Nessi & Maiocchi, che prevede la realizzazione di residenziale, housing sociale e spazi ceduti al Comune.

Le ipotesi sul tavolo

Chiaro che si dovrà arrivare ad una scelta o ad una soluzione rispetto alle due possibilità. La prima, tutta da progettare, ma che comunque sembra già di gran fascino per l’Amministrazione, di un polo di formazione di livello, quale è sempre stato il De Amicis oggi in abbandono.

Anche se lo stesso Fermi ha riferito di come, comunque, si dovrà pensare probabilmente a un partenariato pubblico e privato. La seconda, messa da mesi su carta da Nessi & Majocchi, per l’area di proprietà della Fondazione ambrosiana per la cultura e l’educazione cattolica, che prevede nuovi appartamenti, anche di prestigio; gli spazi da destinare alla cooperativa sociale Il Gabbiano; gli edifici storici - e non in tutto e per tutto ben messi - al Comune, per uno spazio biblioteca.

«Nel programma elettorale abbiamo messo nero su bianco l’impegno della coalizione di centrodestra nella ricerca di soluzioni coerenti con le vigenti previsioni urbanistiche dell’area ex De Amicis, con il chiaro obiettivo di mantenerne e sviluppare la destinazione didattica e culturale. È esattamente quello che stiamo facendo - sottolinea il sindaco - E colgo l’occasione per ringraziare l’assessore regionale Alessandro Fermi, che ha subito mostrato interesse e coinvolgimento, ben comprendendo la strategicità dell’area, non solo dal punto di vista urbanistico, per la nostra Cantù e la sua ripartenza».

Cattini: «Sogno Its e università»

«L’obiettivo dell’Amministrazione - aggiunge Galbiati - è individuare la soluzione più adatta al contesto e alle esigenze della città, nel rispetto della scheda urbanistica, della storia del comparto e del valore aggiunto che esso ha rappresentato per Cantù; ed è avendo ben chiaro questo obiettivo che stiamo affrontando anche il procedimento pendente sulla proposta preliminare depositata da Nessi & Majocchi Spa».

In consonanza con il sindaco anche l’assessore Cattini: «Un’Its con università sarebbe il sogno e il desiderio di tutta la cittadinanza. E di tutta l’Amministrazione, come non è mai stato nascosto. Anche l’assessore regionale Fermi la indica come una possibilità, seppur in maniera ancora embrionale, da approfondire. Sarebbe anche un modo per rilanciare il centro cittadino e per ricreare, si spera, l’indotto che aveva il De Amicis negli anni d’oro. Sarebbe una proposta conforme al Pgt, e ovviamente vista con favore dall’Amministrazione comunale».

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