In Tremezzina tutto fermo. Mentre la Variante svizzera accende la maxi fresa

Il cantiere autostradale del Gottardo era partito appena due mesi prima della Tremezzina

Non poteva certo passare inosservato l’annuncio - a firma dell’Ustra (l’Ufficio federale delle Strade) - relativo ad una “fase significativa” del maxi cantiere per la realizzazione del “secondo tubo” (17 chilometri) autostradale del Gottardo. Cantiere iniziato due mesi prima della “nostra” variante della Tremezzina (vale a dire settembre 2021) e che ora dentro questa “fase significativa” vedrà venerdì prossimo l’avvio delle due frese meccaniche per lo scavo del traforo principale.

L’Ustra ha dunque fissato per le 11 di venerdì in quel di Airolo - dunque sul versante ticinese del Gottardo - il primo giro di fresa meccanica, chiamata “Paulina”. Già lo scorso 3 settembre l’Ustra aveva annunciato “per il prossimo mese di febbraio l’arrivo ai due portali (Airolo e Goschenen) delle due frese meccaniche”, poi destinate ad entrare in servizio da marzo. Così è stato.

Di certo l’annuncio per parte svizzera non troverà degno contraltare al portale sud di Colonno della variante della Tremezzina, dove Anas ha già fatto sapere che la fresa meccanica a piena sezione - la “Tbm” - non entrerà in servizio e che dunque le gallerie di servizio “Comacina” e “Perlana” saranno realizzate con lo scavo tradizionale ovvero tramite “volate” con esplosivo. E dire che l’utilizzo della “Tbm” era considerato uno degli elementi caratterizzanti del cantiere della variante della Tremezzina. Così non è estato. Fermo restando che giovedì prossimo - davanti a prefetto, presidente provinciale e sindaci - Anas dovrà chiarire in che modo e con quali tempistiche riprenderanno i lavori di scavo, fermi da sei mesi a Colonno e da un anno a Griante. Sempre che Anas abbia trovato un accordo economico con l’impresa, a valle delle determina del Collegio Consultivo Tecnico.

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