Intervista ad Attilio Fontana: «Lungolago in anticipo, pronto per fine anno». E sulla tangenziale? «Se ne occupa Salvini»

Cernobbio Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia ieri era sul territorio per aprire la Conferenza nazionale sulla sanità pubblica

Ospite ieri pomeriggio della “Conferenza nazionale sulla sanità pubblica”, a Villa Erba, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha parlato del momento non facile vissuto dal nostro sistema sanitario.

Ma, intervistato a margine del convegno, ha fatto il punto anche sul cantiere del lungolago, annunciando una novità.Poi ha parlato della tangenziale e dei guai del trasporto ferroviario.

Quali aggiornamenti può darci sulla questione paratie?

C’è un anticipo sui tempi di consegna. Stando agli ultimi aggiornamenti riusciremo entro fine anno a consegnare tutta la passeggiata. Potremo inaugurare il lungo lago nuovo davanti a piazza Cavour ma anche tutta l’ex “passeggiata Zambrotta”.

Si era detto tra marzo e maggio.

La passeggiata sarà pronta a dicembre, poi verso i giardini andranno avanti fino alla primavera dei lavori, opere relative all’adeguamento anti sismico. Ma si tratta di cantieri puntuali, poco visibili, senza impatto sui cittadini e i visitatori. Si può dire che dopo anni di attesa, grazie in particolare all’assessore agli Enti locali Massimo Sertori, i tempi sono stati rispettati. Anzi, adesso c’è stato di fatto un anticipo, direi quasi anomalo, sulla consegna finale.

E il secondo lotto della tangenziale? Dobbiamo arrenderci?

No, ma sapete che ormai la diretta gestione è passata allo Stato, ad Anas.

Basta allora chiedere a Matteo Salvini, leghista come lei?

Salvini è persona capace e sensibile a questi temi. Come ministro alle Infrastrutture so che non farà mancare il suo impegno su un’opera così importante.

La più importante secondo le categorie produttive comasche. Mancano i soldi?

Bisogna aprire un confronto con lo Stato. Mi impegno a ragionarci di nuovo con il ministro Salvini.

Centro federale del ghiaccio: c’è un derby tra Como e la sua Varese per ottenere i fondi.

Il progetto è molto significativo e per conquistare i finanziamenti sono stati presentati diversi progetti, come sapete. La decisione comunque non spetta solo a noi, ma coinvolge anche Roma e le federazioni sportive.

Vincerà Como, Varese o Milano?

Non lo so, io posso solo dare un consiglio. Dico che non giova far la guerra tra di noi, attaccando le proposte altrui.

Sta dando un consiglio al sindaco Alessandro Rapinese?

Non sia mai, nessuna polemica. Vedremo, sono sicuro verrà fatta la scelta migliore. Nelle prossime settimane devo incontrarmi di nuovo con la Federazione sport del ghiaccio.

Altro tema ricorrente: i treni. Continui ritardi e cancellazioni.

Capisco i disagi vissuti dai pendolari, il problema è sempre il solito. Passaggi a livello, guasti alle infrastrutture, problemi con le gallerie, linee e interi tratti a binario unico. Questo è il vero ostacolo. I ritardi e le cancellazioni accadono perché il nostro sistema è datato ed ha bisogno di essere ammodernato. Ormai quattro anni fa avevamo sottoscritto un accordo con la Rete ferroviaria italiana che prevedeva 14 miliardi di euro di investimenti per i prossimi sette anni. I progetti ci sono, ma i cantieri sono in ritardo.

Trenord non ha colpe per questa situazione?

Le colpe le abbiamo tutti, però noi vogliamo fare la nostra parte. Abbiamo acquistato 220 treni nuovi di cui più del 50% è già in viaggio sui binari. Siamo concentrati, seguiamo con estrema attenzione il tema del trasporto pubblico.

Tornando alla sanità: il centro unico di prenotazione parte senza i privati, va bene così?

Il Cup per noi è una priorità. Serve un nuovo sistema per prenotare con più facilità le prestazioni sanitarie di tutti gli ospedali e i presidi con le agende sempre visibili. Se i privati non sono troppo convinti di condividere le loro disponibilità, pazienza, si adegueranno. Devono adeguarsi: è il sistema pubblico che decide come funzionano i servizi sanitari.

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