Ippocastano, botte e degrado. Le parole dei residenti: «Le nostre abitazioni sono circondate»

La petizione Raccolta di firme di 121 residenti del Dadone per chiedere un intervento a Comune e forze dell’ordine. Urla anche di notte, risse, alcol e sporcizia di ogni tipo: «Siamo prigionieri all’interno delle nostre abitazioni»

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Nei video e nelle immagini girati e scattati a fine settembre i residenti della palazzina Dadone tra via Carloni e via Aldo Moro hanno immortalato gruppi di migranti e senzatetto che urlano e si picchiano. Ci sono scene di violenza preoccupante, anche in pieno giorno, per le quali gli abitanti chiedono provvedimenti e maggiori garanzie di sicurezza.

Chiasso nella zona dell'ex Ippocastano: i residenti lamentano la presenza di diverse persone straniere. Video

Nei filmati inviati a Comune e forze dell’ordine si notano anche pochi passanti, studenti e lavoratori diretti verso la stazione. Tutte persone che spaventate, tirano dritto e accelerano il passo, tra le parole pronunciate ad alta voce in lingua straniera e gli sguardi minacciosi di queste persone che frequentano stabilmente l’area dell’Ippocastano. Sono 121 i firmatari della petizione inviata a Palazzo Cernezzi, con allegate le testimonianze fotografiche, che si definiscono prigionieri all’interno delle loro abitazioni. Hanno timore a scendere e salire, figurarsi a tarda ora.

Grida di notte

In questa zona, dicono, si sentono grida anche alle due, alle tre del mattino. All’alba fuori dal portone trovano quasi ogni giorno immondizia, rifiuti, vetri, ma anche bisogni fisiologici che questi disperati fanno ovunque, anche in presenza di anziani e bambini. I promotori della raccolta di firme per ora preferiscono non parlare. Non vogliono esporsi perché tutti i giorni devono farsi largo tra migranti e senzatetto cercando di non incappare in scene di ordinaria tensione.

Chiasso nella zona dell'ex Ippocastano: i residenti lamentano la presenza di diverse persone straniere. Video

Trenta persone

Girano attorno all’Ippocastano, sempre a sentire gli abitanti del Dadone, una trentina di persone descritte come sbandate. Inutile dire che tanti occupanti fanno uso tutto il giorno di alcolici, e alcuni sono spesso alticci. «Le nostre abitazioni sono circondate, le donne e i bambini sono a rischio - si legge nel testo della petizione – questa situazione è all’ordine del giorno da mesi. Si chiede il ripristino delle condizioni di sicurezza, in maniera non provvisoria. Per poterci così recare a scuola e al lavoro con la serenità che ci spetta. In un quartiere dove abbiamo deciso di vivere e dove a volte abbiamo investito i risparmi di una vita». Una delegazione di condomini si dice disponibile ad incontrare e a dialogare con gli amministratori comunali.

L’area del parcheggio dell’Ippocastano è inserita tra le zone rosse, istituite già durante lo scorso mandato elettorale. L’attuale giunta ha poi esteso queste zone, includendo per esempio piazza San Rocco e piazza della Tessitrice oltre che via Anzani. Qui come nel resto della città, in teoria, è vietato il consumo di alcolici. Nel parcheggio dell’Ippocastano il Comune voleva allestire entro settembre uno skate park temporaneo,, in piazza della Tessitrice doveva anche aprire la sede della protezione civile, anche per garantire maggiore controllo.

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