Irruzione dei ladri a casa del maresciallo: «Caos in ogni stanza»

Il caso Furto in via Colombo ai danni di Carmine Forcella: «Hanno buttato a terra, calpestando tutto senza ritegno: sono saliti sul balcone al primo piano per poi entrare»

«Con tutti quelli che ho arrestato...». Al maresciallo in congedo Carmine Forcella la frase esce fuori con naturalezza, dopo tanti anni di lavoro spesi al servizio dell’Arma, e un impegno che continua ancora oggi nell’Associazione Nazionale Carabinieri di Cantù.

Ora, da consegnare alla giustizia, vi sarebbero i ladri che sono entrati, in questi giorni, in casa sua. «Non è tanto per quello che hanno rubato, perché, pensando di prendere chissà che cosa, hanno portato via praticamente della bigiotteria: unica eccezione, a quanto sembra, sono un paio di orecchini d’oro», racconta Forcella.

Un episodio che intanto testimonia il ritorno dei ladri sul territorio di Cantù. Con l’agosto, mese vacanziero per eccellenza, da poco iniziato. E tante famiglie che dovranno lasciare gli appartamenti vuoti per partire verso il mare o la montagna. Forcella e la sua famiglia, in queste ore, hanno dovuto fare il viaggio al contrario.

«Sono ritornato a casa prima dal mare perché sono arrivati i ladri - dice . Si son portati via perlopiù cose di scarso valore, che magari potevano sembrare anche appetibili, ma che non lo erano. Scopriranno di aver preso poco o niente. Con la confusione che hanno fatto, stiamo cercando di capire se sia stato rubato anche dell’altro. Buttare tutto per in terra in quel modo, calpestare tutto così... assurdo».

Il racconto

L’effrazione è avvenuta in via Colombo, non lontano dall’incrocio con corso Europa. «Hanno approfittato del fatto che l’appartamento fosse vuoto per le vacanze - prosegue - Una nostra vicina ha sentito dei rumori, ma non ci ha badato più di molto. Poi, l’altro giorno, tornando a casa dal lavoro, ha notato che c’era la tapparella forzata e probabilmente un vetro rotto. E ci ha avvisato. I figli, prima che arrivassimo, hanno constatato il caos che hanno seminato nelle stanze». I ladri, probabilmente con la consapevolezza che nessuno sarebbe tornato di li a poco, hanno praticamente guardato in ogni angolo della casa, aprendo ante e ribaltando cassetti. Possibile che i ladri abbiano preso di mira proprio una casa lasciata vuota per una pausa estiva.

«Probabilmente hanno visto che la casa era chiusa. Si saranno detti: allora qui possiamo provare ad entrare. Probabilmente, non era un ladro soltanto: per salire sul balcone al primo piano, a circa tre metri da terra, qualcuno, da sotto, deve quantomeno provare a innalzare il complice - la ricostruzione di Forcella - Inoltre la confusione in casa è troppa, per pensare a un solo ladro. Viene da pensare che si siano appostati, magari con un veicolo che è passato inosservato e non è stato segnalato».

In queste ore, si prevede la presentazione di formale denuncia ai Carabinieri. «Stiamo stendendo un inventario, per capire che cosa dovremo esattamente denunciare - dice Forcella - Ma, appunto, non è tanto quello che si sono portati via, quanto la violazione della propria intimità: questo credo che sia l’aspetto peggiore». Come spesso le vittime dei furti hanno dovuto constatare.

I timori

Per il resto, occhi aperti: possibile che qualche malintenzionato stia continuando a girare tra i quartieri per farsi un’idea di quali siano le case vuote.

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